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Il palcoscenico si veste di rosa

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Unappuntamento ormai rituale sulla scena romana, che ha visto negli anni la partecipazione di artiste di notevole talento. Senza mancare di promuovere, nel 2000, su suggerimento di Giovanna Marinelli, attuale direttore del Teatro di Roma, un corso di formazione affidato al drammaturgo spagnolo Josè Sanchez Sinisterra. Col risultato di un gruppo di autrici/attrici e registe che oggi sopravvive nel segno di una fertile continuità creativa alla fine della rassegna voluta e finanziata dal Comune. Firmando con «Rifrazioni» (il diritto di esistere), dedicato alle difficoltà della vita femminile in diversi contesti politici e culturali, il testo, scritto con la collaborazione di nove autrici, forse più significativo dell'attuale edizione, che iniziata il 10 con «L'operatrice» di Antonietta Sciaramella, si protrae al Teatro Argot fino al 22 marzo con «Maddalena e il grido di dolore per la morte di Dio» di Fanny Rubio e «L'isola delle capre» di Ugo Betti.

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