Tesori del Fai
GabrieleSimongini «È la giornata di resistenza all'indifferenza culturale». Con queste parole Giulia Maria Mozzoni Crespi e Marco Magnifico, rispettivamente presidente e direttore generale del Fai-Fondo Ambiente Italiano, hanno presentato ieri la 17° edizione della Giornata Fai di primavera, che si terrà sabato 28 e domenica 29 marzo. Ne sarà protagonista l'apertura straordinaria di 580 monumenti, molti dei quali abitualmente inaccessibili al pubblico, in 210 città italiane. A fare gli onori di casa è stato il direttore generale della Banca d'Italia Fabrizio Saccomanni e non a caso la grande novità di questa edizione è proprio l'apertura di Palazzo Koch, sede di Bankitalia, in via Nazionale. «Fai anche tu» è il motto che caratterizza l'iniziativa per sottolineare che ciascuno di noi, magari accanto al Fai, può diventare parte attiva del nostro patrimonio artistico e paesaggistico, visto anche come elemento fondante della nostra identità nazionale. Anche quest'anno l'offerta romana è ricchissima. Da non perdere è la visita straordinaria a Palazzo Koch, costruito in stile neorinascimentale fra il 1888 e il 1892 su progetto di Gaetano Koch. Spettacolare è ad esempio il monumentale scalone che conduce al primo piano, con le sue volte rampanti che sembrano quasi sospese nel vuoto. Senza dimenticare un raro e gigantesco sarcofago del III secolo d.C., gli splendidi saloni di rappresentanza ornati di marmi policromi e le pregevoli collezioni di opere orientali, di arazzi e di capolavori del '900 provenienti dalla mitica raccolta Gualino. Per l'occasione due ministeri aprono eccezionalmente le porte dei loro palazzi: il Ministero dello Sviluppo Economico, con un edificio che è una sorta di museo per l'arte degli anni Trenta e che può vantare una grande vetrata di Mario Sironi sulla Carta del Lavoro e quello della Pubblica Istruzione con il suo emblematico Salone dei Ministri dove hanno preso decisioni importanti personaggi del calibro di Benedetto Croce e Giovanni Gentile. Di grande rilievo è pure l'apertura della Chiesa del SS. Sudario, inaugurata ad inizio '600 sotto il pontificato di Papa Paolo V e famosa anche per la copia in tela della Sacra Sindone posta sull'altar maggiore, oltre che per il fasto di stucchi e marmi. Né va trascurata l'occasione di visitare Villa Lubin, edificio del primo '900, ora sede del Cnel.