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Al Centro Italiano di Studi Americani il protagonista del telefilm «Csi New York». Tutti i mercoledì alle 21.10 su Italia 1

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Segniparticolari: afroamericano. È Hill Harper, protagonista della fiction «Csi New York» (in onda il mercoledì sera su Italia 1) - dove veste i panni del dr. Sheldon Hawkes - ieri di passaggio a Roma per un incontro con i giovani italiani negli eleganti corridoi del Centro Italiano di Studi Americani, via Caetani. Credenziali? È un amico della famiglia Obama. Può essere annoverato nella cerchia degli intimi: gioca nella stessa squadra di basket. Tutti e due impegnatissimi: agende su agende piene ogni giorno. Di lui conosce gesta e miracoli, avendo condiviso campi da gioco, le battaglie elettorali e quelle antirazziste. L'amicizia risale agli anni della gioventù: entrambi frequentarono la famosa scuola di Harvard. Una scuola «selettiva e per pochi eletti, giovani molto intelligenti», come lo stesso Harper l'ha definita. L'attore tv ieri ha stazionato a Roma, la settimana scorsa è andato a Napoli e a Salerno, prossimamente sarà a Bologna. E nessuno avrebbe mai immaginato che, una conferenza sulle nuove puntate di «Csi NY», si sarebbe trasformata in una lezione di sport. T-shirt, sciarpetta colorata al collo e jeans, del presidente ha parlato con affetto: lui è una guardia, Obama sul campo è un'ala, pronto all'occorrenza a gettare la palla dritta dentro al canestro. E continua, dicendo - ironico - di essere più giovane e veloce del Presidente Usa, che per conto suo ha gambe e braccia più lunghe. Lui «Correndo riesce ad arrivare prima degli altri al canestro». Il tour italiano è stato organizzato dalla ambasciata Americana e, per la parte capitolina, dal direttore artistico del Roma Fiction Fest, Steve Della Casa. E se l'arte è stata messa da parte in questo ultimo periodo, il vantaggio è stato dato a «Mrs. Politica», quella che, in America, tira i fili di milioni e milioni di abitanti. Basket, attualità e perché no una nuova idea: quella di lanciare un «Csi Rome», visto mai qualche produttore dalle larghe vedute la raccogliesse. E beneficenza, quindi, visto che Harper è stato impegnato anche nello «stanziamento di borse di studio per allievi di fasce meno abbienti», che a stento sono riusciti a concludere gli studi. Il suo sogno? A detta sua sarebbe quello di «continuare ad aiutare gli altri. Ho preso come esempio il tennista Andre Agassi, che tanto ha fatto per compiere gesta altruistiche». L'attore di tante serie tv - «Renegade», «Walker Texas Ranger», «Il Principe di Bel Air», «ER», «I Soprano» e «Cosby» - lanciato al cinema da Spike Lee con «Get on the bus» e «He got game» e anche scrittore (ha pubblicato «Letters to a Young Brother» e «Letters to a Young Sister: Define your destiny»), punta in alto e dice: «È probabile un mio rientro in politica: forse questo sarebbe utile alla mia filantropia. Anche se, nei prossimi dieci anni, continuerò a recitare».

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