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Ernani: «Per ripianare il deficit servono aiuti da Stato e Comune»

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Aparlare è il sovrintendente Francesco Ernani che illustra le speranze e le preoccupazioni sulla guida del Teatro dell'Opera nell'attuale difficile situazione finanziaria. «Il 2009 – dice Ernani - è un anno particolare per i tagli rilevanti del finanziamento pubblico: una situazione che da Palermo a Milano tocca tutti i Teatri italiani. Dopo l'audizione della settimana scorsa in Senato, si stanno preparando i documenti per la revisione dell'ordinamento delle Fondazioni lirico-sinfoniche. Personalmente ho sottolineato l'importanza dei valori dell'opera per la società, previa attenzione ai costi e alla loro compatibilità. Dopo il Consiglio di Amministrazione di sabato scorso ho inviato la documentazione del pre-consuntivo 2008 al Ministero Vigilante e ora attendiamo la valutazione dal Sindaco. Ho preso atto con soddisfazione della discussione nell'ambito del CdA. Il deficit (di 4,5 milioni) lo si può ripianare sia attraverso l'apporto straordinario al patrimonio di € 3,5 milioni dallo Stato, sia attraverso il contributo del Comune di Roma. Il nuovo bilancio 2009 deve essere approvato entro dieci giorni con la riduzione di spese, il miglior impiego delle risorse professionali e con contributi di soci privati e pubblici». Nel giugno 2010 scadrà il mandato del sovrintendente e Ernani ha dato la disponibilità per il cambio, ma sarebbe bene che come all'estero una nuova nomina venisse fatta con congruo anticipo. «La speranza - conclude Ernani - è che per l'opera in Italia venga avviato un piano di risanamento attraverso provvedimenti straordinari, come accaduto più volte in passato». Lor.Toz.

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