Opera senza sovrintendente, la protesta marcia sul blog
Insomma a lavorare in armonia con tutte le componenti che cooperano alla riuscita degli spettacoli. Dopo il dicembre da «tutto esaurito» ed il rilancio con la presenza di Muti e con migliaia di spettatori presenti all'«Aida» rivoluzionaria di Wilson e al «Blue Planet» di Goran Bregovic, il rilancio è ora improvvisamente strozzato e si rischia un bel tuffo all'indietro. Intanto sembra che la decisione di commissariale il Teatro sia quella ormai prevalente, ma è anche iniziato al contempo il toto sovrintendente con una rosa di nomi tra cui in pole position sembrano collocarsi Maurizio Pietrantonio, violinista campano, dal 2004 sovrintendente del Lirico di Cagliari, Gianfranco Vianello, sovrintendente alla Fenice di Venezia, mentre per il commissariamento si sono fatti i nomi di Pino Ferrazza, direttore dell'Eti e attualmente commissario al Carlo Felice di Genova e del fido direttore generale del Ministero dei Beni culturali Salvatore Nastase, molto vicino al Ministro Bondi. Sempre che non sia lo stesso Alemanno, come sembra, a assumersi il ruolo ad interim di commissario in attesa di una normalizzazione, come rilanciato ieri. I diversi incontri tra Ernani, i sindacati ed il Comune di Roma non hanno dato sinora esiti confortanti e la soluzione del problema sembra essere rinviata di giorno in giorno. Intanto lo scontento monta ed il pubblico degli appassionati si fa sentire nei blog dei giornali, per lo più a favore del Sovrintendente Ernani. In difesa del Teatro si leva la voce del direttore artistico Nicola Sani, che ha portato aria nuova all'Opera: «Viviamo una fase estremamente operosa - ha detto - Ora il Teatro è impegnato su più fronti e molto concentrato sulle produzioni in corso come l' Ifigenia in Aulide di Gluck per la quale è atteso con ansia l'arrivo di Muti, Il Re nudo di Luca Lombardi con Elio delle Storie Tese e il concerto di Kazushi Ohno». Preoccupazione per il commissariamento esprime Massimo Di Franco della Fials Cisals: «Si prospetta una lotta ad oltranza per la mancanza di chiarezza e di un programma alternativo. Senza progettazione siamo dinanzi ad un salto nel buio. Stiamo valutando anche l'opportunità di presentare un esposto alla Procura della Repubblica sulla questione poco chiara dei bilanci. I dati forniti dall'azienda non sembra consentano di parlare di 11 milioni e ci piacerebbe avere certezza delle sue dichiarazioni». Intanto a fine settimana si prevede una manifestazione di protesta in Campidoglio con la scuola di danza, il coro e l' orchestra al gran completo.