Apicella: «Il festival è l'unica trasmissione senza par condicio»
L'unica manifestazione esente da par condicio è Sanremo», spiega facendo riferimento alla partecipazione dell'europarlamnetare Iva Zanicchi. I problemi sono stati superati con l'esibizione delle tre Appassionante, un gruppo scoperto da Pavarotti che ha cantato una canzone ispirata al libro di Massimo D'Alema «A Mosca l'ultima volta», subito dopo la performance di Apicella. «È la prima volta che mi è successo di avere questi problemi, comunque una volta che è stata creata la situazione, perché non venire. La par condicio - sottolinea - dovrebbe esistere attivata solo in campagna elettorale. Ma che cosa c'entra con la musica. Se avessi saputo che dovevo affrontare la par condicio avrei cambiato mestiere» ma, continua lo chansonnier di Berlusconi, «si vive di par condicio oggi. A Povia hanno chiesto il prossimo anno di fare la canzone "Luca era eterosessuale". Meno male che lo dicono anche a lui, non solo a me». Lui non comporrebbe per nessun altro: «In questo caso dico no alla par condicio. Io sono il compositore di Berlusconi, non lo sarei per nessun altro. Penso che direi no a Franceschini». I diritti d'autore di tutte le canzoni fatte con il premier, 70 in tutto in 4 album, «vanno tutti a me. Berlusconi cosa se ne farebbe?». Di «Ma se ti perdo», che fa parte del nuovo album scritto con il premier, in uscita in primavera, spiega che «non c'è una dedica specifica. E poi non l'ho chiesto a Berlusconi perché non si chiede». «È una bossanova che andrà nel prossimo disco che s'intitolerà «C'è amore», di 14 canzoni». Se ci fosse un incontro Berlusconi - Obama e lui fosse chiamato ad allietare l'incontro cosa canterebbe? «Non canto mai una canzone ma un repertorio - spiega Apicella - altrimenti Berlusconi mi darebbe del napoletano che non ha voglia di lavorare».