L'uomo si sta sgretolando, Benedetti lancia l'Sos
Allora le poesie erano frammentate, come dette da una voce che fa fatica a trovare i suoni più elementari; in questo «Pitture nere su carta» (Mondadori) la sobrietà è la stessa, ma più compatta: le poesie cercano di trovare una misura simile tra loro. L'impressione è di una condizione dell'uomo e del poeta (il poeta vero, come in questo caso, mette in scena sempre, anche involontariamente, la metafora dell'uomo del suo tempo) che si sta sgranando sotto i nostri occhi. La domanda implicita che la poesia di Benedetti pone è: cosa tiene insieme la vita? E poiché la risposta non è data ma c'è solo l'avvertenza del dramma, del dolore di una condizione inafferrabile, il risultato è lo sgretolarsi dell'anima nell'inconsistenza, nella scomparsa della voce e persino nella perdita del ricordo: Le campane sono i campi vivi nel freddo. Volevo andare al circo, camminavo nella sera, il colore rosa dove camminare. Il torrente. La rbina è la sola luce delle cose. Volevo andare al circo, camminavo nella sera, il colore rosa dove camminare. Tra i vetri della mia vita.