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La mia voce così amata dal pubblico

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La volta che vinsi con "Ci sarà" arrivarono più di tre milioni e mezzo di cartoline Totip. Quell'affetto del pubblico è stato un vento costante, che ha tenuto in quota la mia voce per decenni. Avevo pensato, per duettare con me ieri, a Josè Carreras, lui avrebbe voluto, ma aveva impegni. E così ho provato altre strade. Michele Placido, con la sua intensità recitativa, è stato un partner di straordinario valore. Nei nostri timbri c'erano due sapori lontani ma affini della nostra Puglia. Questo è stato un Festival dal superbo ritmo narrativo, illuminato dalla classe e dalla grinta di Bonolis e da canzoni accattivanti: cito quelle di Dolcenera, Tricarico, dei Gemelli Diversi. L'unica cosa che mi ha spiacevolmente sorpreso è stato il tentativo di coinvolgermi nelle polemiche sugli omosessuali. Non ho mai detto di essere contro di loro: ho amici gay di rara finezza e intelligenza. Certo, se mi chiedono se io preferisca un figlio etero, è normale che risponda sì, magari perché è la tradizione della mia famiglia. Vorrei anche spendere una parola su Iva, danneggiata da Benigni. Fosse successo a me, che sono un impulsivo, non so come sarebbe andata a finire. E poi ammettiamolo: a chi non è capitato nella vita di chiedere sesso senza amore? Ma se a parlarne è una donna, e neppure diciottenne, diventa uno scandalo. Il nostro è un Paese fantastico, ma a volte bizzarro. E solo quando vai all'estero ti rendi conto della sua grandezza. Da qui, perdiamo un mucchio di tempo a dire cose di troppo. Meglio cantare.

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