Il segreto è l'occhio di tigre
Poi è andata, e la seconda sera sono riuscito a mantenere il controllo delle emozioni, a cantare come volevo. A confortarmi è stato il mio amuleto, quel sassolino chiamato "occhio di tigre" che mi era stato donato da mia madre, che mi ascoltava benedicendomi da Lassù. E lungo questo percorso festivaliero altre persone mi osservano con affetto: Maria De Filippi, che domani mi farà sentire qui come se fossi a casa, e che in questi giorni mi ha sempre consigliato di stare tranquillo. O i Tazenda, che stasera mi onoreranno del loro supporto, in un duetto che spero illumini la grandezza della nostra terra di Sardegna. Ma sono stati in tanti ad aiutarmi: come i fans che hanno capito il messaggio di questa canzone, perché sono loro "La forza mia", in questo percorso cominciato ad "Amici" e che vorrei fosse condiviso come un segnale di positività e di speranza, come l'idea che non è solo "uno su mille" a farcela, ma tanti, tutti quelli che si impegnano per cambiare le cose e trasformare le piccole idee in grandi progetti. Sento definire la mia generazione come "pigra", "viziata", rappresentata da "bulli": invece so che la grande maggioranza dei giovani affronta con dignità e intelligenza i problemi che questo mondo lascerà loro in eredità. Leggo delle voci che mi vogliono tra i favoriti di questa kermesse: a me fa piacere, ma il mio fine non è la vittoria. Vorrei piuttosto far capire che si vince in tanti modi, come suggerisce questa mia canzone dedicata a chi si sente un po' giù. Nessuno è mai solo: basta alzare lo sguardo. Davvero.