Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

A Berlino il poliziotto metafisico di Tavernier

default_image

  • a
  • a
  • a

Oltre ad "About Elly" dell'iraniano Asghar Farhadi, racconto su una società di cui si sa poco, sono stati presentati ieri in corsa per l'Orso d'oro il film tedesco "Storm" di Hans-Christian Schmid (coproduzione con la Danimarca) e l'americano "In the electric mist" del francese Bertrand Tavernier. In "Storm" Hanna (Kerry Fox) è un procuratore legale della corte internazionale dei crimini dell'Aja che sta perseguendo Goran (Drazen Kuhn), ex comandante dell'armata nazionale yugoslava, accusato di aver deportato e ucciso dei civili. Ma incastrare il criminale non sarà facile. Sebbene il film "non sia ispirato ad un fatto reale, rievoca una serie di avvenimenti veri. Quella dell'Aja è una corte che lavora sotto pressione", ha spiegato il regista. Tratto invece da "L'occhio del ciclone" di Lee Burke, "In the electric mist" ha come protagonista il rude Robicheaux (Tommy Lee Jones): spetta a lui risolvere il caso di un serial killer che violenta e tortura le ragazze. "Non potevo riadattare questo libro sullo schermo senza rievocare il passaggio di Katrina - ha detto Tavernier regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese -. Lee Jones, come Jean Gabin parla anche con i suoi silenzi e interpreta un personaggio complesso: rappresenta un po' quello che George Orwell definiva "comune decenza", il cemento della democrazia, costituito da generosità, lealtà e solidarietà. Nel film ci sono molti elementi metafisici, amo fuggire dalla dittatura narrativa per uscire fuori dai cliché dei generi". In tarda serata è infine arrivato a Berlino il grande maestro Claude Chabrol a presentare fuori concorso "Bellamy", con Gerard Depardieu, nei panni di un poliziotto che si accorge di aiutare sempre gli altri e troppo poco i suoi familiari. Chabrol che vinse nel 1950 l'Orso d'oro a Berlino con "The Cousins" sarà omaggiato alla Berlinale Camera nel cinquantenario della sua vittoria. Intanto, il cinema europeo fa il punto sul grande schermo che resiste alla crisi proprio con le produzioni europee. Sebbene gli spettatori siano cresciuti nel 2008 dello 0,2% rispetto al 2007, in Paesi come Italia (-4,2%), Spagna (-8,5%) e Grecia (-13%) il numero di biglietti è in forte calo. È quanto emerge dai dati presentati ieri al Festival di Berlino da Media Salles. I mercati hanno chiuso invece in positivo il 2008 in Francia (+6,2%), Germania (+3,2%), e Regno Unito (+1,1%).

Dai blog