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Religione roba da scimmie. È polemica

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Il protagonista di «Religiolus», assolutamente sconosciuto ai più in Italia, è Bill Maher, che il film l'ha anche scritto e che è un giornalista-anchorman-comico che negli States, grazie a trasmissioni tipo «Politically Incorrect» e «Real Time with Bill Maher» si è creato un pubblico affezionato. È un po' come le nostre «Iene» o come l'Ezio Greggio di «Striscia». La coppia Charles-Maher propone ora questo film a metà tra la farsa e l'inchiesta. Obiettivo della satira sono le credenze religiose. La carica di aggressività inizia già dalla locandina che mostra le famose tre scimmiette «non sento-non vedo-non parlo» ognuna con il simbolo di una delle grandi religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo e islam. Come per dire che la religione è da scimmie. Il «giochetto» non è piaciuto all'associazione cattolica VeraLibertà che sul suo blog afferma: «Crediamo che un manifesto di questo tipo, sotto gli occhi di tutti, offenda molti. Chiediamo perciò innanzitutto l'abolizione della suddetta immagine. In secondo luogo, esortiamo le autorità competenti a vigilare sui contenuti della pellicola in oggetto per evitare che siano veicolati messaggi empi o amorali». Alcuni manifesti del film nella Capitale sono stati «censurati» con la scritta «Ateo no». Continua così la moda cinematografica (iniziata con «Fahrenheit 9/11») dei documentari per sostenere una tesi sociale o politica. E, inevitabilmente, nascono nuove polemiche.

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