Pendleton: crediamo nella fantasia come Obama
Così Grenaway che debutta stasera a Roma con il suo «The blue planet», così Moses Pendleton che con i suoi Momix presenta in prima a Bologna il 10 febbraio il suo «Bothnica» (dopo New York e Santiago del Cile sarà a Roma nel gennaio 2010). «Spero che Obama faccia molto per l'ecologia - esordisce il coreografo americano in una esclusiva conferenza stampa proprio dinanzi alla Fontana di Trevi - e che la White House diventi una Green House. "Bothanica" è un work in progress e sono felice che debutti in Italia, dove siamo di casa. Difficile raccontarlo: il tema è la natura, ovvero il rapporto tra uomo e minerali, piante ed animali. Si basa sul ciclo delle quattro stagioni nello spirito di Vivaldi, incominciando dall'inverno. In natura tutti hanno bisogno degli altri: i fiori hanno bisogno degli insetti, degli uccelli e degli esseri umani che li apprezzano. Se non c'è consapevolezza, non proteggeremo la terra. Bisogna capire quanto l'acqua, i fiori, la natura siano importanti. Altrimenti non verranno leggi adeguate in materia. Come sempre nei nostri spettacoli non c'è la logica, se non quella dei sogni. Lo spettacolo è paragonabile a certe poesie brevi di Neruda. Il nostro universo è come un giardino con sorpresa come nei giardini del Rinascimento italiano. Ma il nostro non è solo un appello, anche uno spettacolo divertente, un antidoto evasivo per fuggire dalla realtà ed entrare nel mondo della fantasia e creatività. La colonna sonora è fatta di canti di uccelli e cori di rane. Basta chiudere gli occhi e sembra di stare all'aria aperta».