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«Il pettirosso», uno dei brani contenuti nell'ultimo lavoro ...

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«Nessuna censura all'artista - dice la Mussolini - ma per il pedofilo non c'è perdono». L'autore non risponde all'invito della commissione e dice che il testo è chiaro: la canzone parla di «umanità, la scopre solo il bambino, che non ha sovrastrutture». Ma per Pietro Zocconali, presidente dell'Associazione Nazionale Sociologi, «non si può prefigurare una pietas, cristiana o laica che sia, riguardante solo la coscienza di chi soggettivamente ha patito l'onta di una violenza». Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della commissione, ritiene «singolare che in poche righe ci si possa inoltrare in percorsi talmente intimi e soggettivi, come la pietas cristiana». Per il Moige (Movimento Italiano Genitori) la canzone «tratta la piaga delle pedofilia in maniera ambigua».

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