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La Francia osanna «Il Divo» di Sorrentino

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A quello che definisce «uno dei film più assassini che siano mai stati girati su un personaggio politico vivente», il quotidiano Le Monde dedica una pagina intera in cui spiega perchè vale la pena vederlo e perchè invece ad Andreotti non è piaciuto. Per Sorrentino e Toni Servillo, che nel film impersona il sette volte presidente del Consiglio, le critiche sono ottime: «Ogni scena esalta l'immaginario formale del cineasta - scrive il quotidiano francese -. Un cocktail ben mescolato di immagini e di suoni, sulla linea di un Fellini, di un Bunuel, di un Ken Russell». Le trame storiche alla base di quella che Le Monde ribattezza una «macabra Dolce Vita» sono già una parte importante del fascino de «Il Divo». Ma «Giulio Andreotti fa ancora paura?», si domanda il giornale parigino, ricordando che «nessun canale televisivo ha acquisito i diritti del film». Intanto, anche il film «Gomorra», che l'Italia ha presentato nella corsa agli Oscar, ha un nuovo sostenitore di spicco: il regista Martin Scorsese. «Ammiro la brutalità di questa pellicola - ha affermato Scorsese - e la devozione di Matteo Garrone e di tutto il cast nella ricerca di una terribile verità». Il film, tratto dall'omonimo libro di Roberto Saviano, uscirà nelle sale americane il prossimo 13 febbraio con il titolo internazionale «Gomorrah». La casa di distribuzione IFC ha annunciato che nei crediti comparirà la scritta «Martin Scorsese presenta». Din. Dis.

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