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La musical-mania colpisce anche Leona Lewis

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Altri hanno fatto la fortuna dei propri creatori come «Mamma mia!», scritto da Catherine Johnson sulle musiche degli Abba. Sono trent'anni che la sua autrice vive praticamente di rendita grazie all'imperitura fortuna della commedia. Ed è proprio «Mamma mia!» l'opera che sancisce la superiorità al botteghino di un genere in grado di oltrepassare le mode. Il film omonimo tratto dal musical e interpretato, tra gli altri, da Meryl Streep e Pierce Brosnan, in Gran Bretagna è appena diventato il dvd più venduto di tutti i tempi, con più di 5 milioni di copie all'attivo. Come dire è presente in una casa su quattro. La musical-mania non finisce qui. Fiutato l'affare, ci sono anche «vecchi» autori di musical pronti a tornare alla carica. Come Andrew Lloyd Webber che sta ultimando la composizione del sequel del suo più celebre e lucroso musical: «Il fantasma dell'Opera». Il titolo sarà «Fantasma: l'amore non muore mai» che dovrebbe debuttare alla fine dell'anno. Il musicista sta addirittura pensando a un debutto simultaneo in tre città: Londra, Broadway e Shanghai. Non solo versioni rimaneggiate di musical di successo ma anche progetti nuovi di zecca, pensati per le stelle del pop mondiale. È il caso di Leona Lewis, la vincitrice del britannico X Factor, balzata in cima alle classifiche mondiali con brani come «Bleeding Love» e «Better in time», veri e propri tormentoni in rotazione su radio e televisioni musicali di tutto il mondo. Ora per lei ci sarebbe la prima esperienza come protagonista del musical ispirato alla vita di Mariah Carey, intitolato (forse con poca fantasia) «Broadway musical». L'Italia non è da meno. Anzi. Da qualche anno sembra che i nostri principali musicisti pop facciano a gara per accaparrarsi il favore del pubblico del musical. Il primo è stato Riccardo Cocciante che ormai dieci anni fa componeva le musiche di «Notre Dame de Paris», vero e proprio fenomeno mondiale, in grado di attirare 2 milioni e mezzo di spettatori in 712 repliche solamente in Italia. E a Roma lo show è in scena anche in questi giorni al Gran Teatro con repliche fino all'11 gennaio. Non sono stati da meno Lucio Dalla, la Pfm e Gianna Nannini che con il genere si sono misurati di recente. Qualche anno fa, lo stesso Cocciante tenne a precisare che i suoi non sono propriamente musical ma «opere rock». Snobbismi a parte la sostanza non cambia granché. Il musical ormai non risparmia più niente e nessuno. Neppure i personaggi biblici. «Maria di Nazareth» è stata in scena fino a qualche giorno fa a Roma, con notevole successo di pubblico e critica. Produttori e registi non dimenticano i bambini: «High School Musical» e «Winx on ice» sono stati e saranno l'asso pigliatutto di questi ultimi giorni di festa in giro per l'Italia. E per chi non ne avesse ancora abbastanza sono in arrivo in tournée altri due successi annunciati. Il grande classico «Hair» e il «Peter Pan» con le musiche di Edoardo Bennato. Sul grande carrozzone del musical salgono proprio tutti.

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