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Massimo Zivelli Capri, il cinema, i divi di Hollywood e i ...

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Grande occasione, naturalmente per conoscere più da vicino le star, che fra le stradine della piccola isola si trovano perfettamente a loro agio. È questa la tredicesima edizione del Capri Hollywood Honda International Film Festival. Sull'isola azzurra è sbarcato - dopo un tour di due giorni fra i monumenti di Napoli - Samuel Lee Jackson, che proprio questa sera nella struttura allestita nell'area del chiostro della Certosa assisterà alla proiezione di «The Spirit», fumettone per il grande schermo, dove l'attore interpreta il ruolo del cattivone di turno. Vento e pioggia non fermano certamente il protagonista dello straordinario «Hurricane Season» Forrest Whitaker, protagonista del film sulle singolari esperienze di un gruppo di giovanissimi atleti di New Orleans ad un anno dal catastrofico uragano Katrina. «Anche le bufere non cambiano il volto di questa bellissima perla del mediterraneo» scherza Withaker nel suo divertente slang. Dagli attori di Hollywood che Napoli ce l'hanno nel cuore, a quelli che addirittura ce l'hanno nel sangue. Robert Davi è figlio di emigranti originari di Nusco, paese di Ciriaco De Mita. Fra una premiazione ed un convegno, l'attore e regista si mette in coda nei negozietti del centro per acquistare gli squisiti formaggi campani. «Io non ho bisogno dell'interprete. Parlo napoletano, anche se non ancora benissimo» dice sorridendo quella che viene indicata fra i nuovi sex-symbol del grande schermo. Malin Ackerman, emergente e brava attrice svedese, è sposata ad un batterista napoletano che ha fatto fortuna come lei negli States. E per la gioia del re del by night caprese Guido Lembo, Malin indossa per un attimo i panni di Ninì Tirabusciò e si esibisce in una originalissima «mossa» al ritmo di chitarre e tammorre. Il Capri Hollywood è anche occasione di momenti di spensierata allegria. Per la gioia dei paparazzi. Sui tavolacci de «L'Anema e Core» ballano proprio tutti. La biondissima Heather Graham duetta al microfono con Estelle, la cantante candidata al Grammy Award. E se Paul Young intona a microfono la sua versione di «malafemmina», Baz Luhrmann - il regista di «Australia» - salta in pista abbracciato all'esile figura di Ciro Petrone, fra gli interpreti di «Gomorra», emozionatissimo per aver ricevuto proprio qui a Capri, il primo award della sua vita. «Questo scugnizzo è un simpaticone», dice, e non manca di osannare Edoardo Bennato, «Un artista che mi ha impressionato». E Pascal Vicedomini, vulcanico organizzatore della kermesse con il chairman del festival Marc Canton, non perde occasione per esaltare il ruolo positivo di Napoli.

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