Tante principesse tra favola e tragedia

Miller, un artista lanciato con innegabile coraggio nel mondo di una sperimentazione visiva e narrativa senza compromessi, torna dopo le esperienze di «Sin City» e «300». Incredibilmente dopo la carriera gloriosa nel mondo del fumetto e i primi decisi passi in quello del cinema, non sfrutta le esperienze passate, non si addormenta sugli allori, ma cerca ancora nuovi effetti visivi, arditi accostamenti cromatici. Questa è la sua prima regia tutta da solo, in «Sin City» aveva fatto fifthy-fifthy con Robert Rodriguez, per «300» volle l'appoggio di Zack Snyder. E dopo queste opere tutte «maschili», piene di mostri e con, qua e là, qualche viso di donna, ora sceglie una storia dove le vere protagoniste sono delle meravigliose principesse. «The Spirit» è un film di avventura che piacerà a chi non conosce Miller e che stupirà chi è convinto di conoscerlo. Tratto dal fumetto, purtroppo dai più dimenticato, dell'indimenticabile Will Eisner, si muove nel territorio tra disegno e foto, tra favola e tragedia. Resta poco dei comix del '40, allegoria dell'ebreo perseguitato, come tutte le minoranze, che nel dolore trova riscatto, ma il film, su un piano di curiosità ed esperimento, sa rubare l'attenzione. E Scarlett Johansson, nell'inedita parte di vamp, è decisamente convincente. A. A.