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Vianello: «Io, paladino dei cittadini truffati»

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Una, come la squadra tifata da Vianello - il Milan - di cui è fan appassionato. E il ritratto di un Paese. Da sfogliare - come nel libro - e da osservare, nelle puntate di «Mi manda Raitre», sulla terza rete Rai ogni venerdì, vacanze natalizie a parte. Come ci si trova a essere schierati dalla parte dei consumatori? «Bene. Anche se la parola consumatori non mi fa impazzire: ha avuto un suo momento storico e stava ad indicare chi comprava qualcosa. Diciamo che ci occupiamo dei diritti del cittadino. Una grande responsabilità e un grande privilegio, che permette alla mia squadra di stare a contatto con il Paese». Il caso che difficilmente dimenticherà? «Ce ne sono tanti. Farei un torto agli altri, scegliendo un solo caso». Il 9 gennaio di cosa si parlerà? «Le due pause natalizie porteranno a un intasamento di lettere ed e-mail, ci saranno molte altre situazioni sulle quali indagare». Come descriverebbe il suo programma? «Un programma a fianco della gente, che mette il cittadino al centro dell'attenzione, permettendo - cosa in sé e per sé unica, di sedersi su un divano e di avere la possibilità di avere di fronte grandi aziende con le quali confrontarsi. E, in qualche modo, cercare giustizia». Quali sono i nemici di un consumatore? «Ci si trova immersi in un settore che è fatto di inganni, di truffe, di comportamenti non etici ma si tratta strettamente di un campo che esce da quei binari che in Italia imperano. Ma poi ci sono anche il disinteresse, la mancanza di cure, il rapporto nei confronti del cliente basato nella poca considerazione che c'è nei confronti di una risorsa».

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