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Il Barbiere di Siviglia sul palco dell'Opera

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In strana contemporaneità stasera lirica e balletto danno fuoco alle ultime micce prima della breve sospensione natalizia, sicché mentre al palcoscenico maggiore del Costanzi si applaudono le piroette dell'evergreening «Schiaccianoci», al meno sussiegoso e più intimo Teatro Nazionale si celebrano l'astuzia di Figaro raccontata dall'estro di Rossini. Si tratta tuttavia nel caso di questo «Barbiere di Siviglia», come per «Schiaccianoci», di una produzione felicemente stagionata, che torna in scena al terzo anno consecutivo. La particolarità di questa edizione è nel fatto che il responsabile della lettura musicale, il direttore d'orchestra Gianluigi Gelmetti, ne firma anche la regia, figurando anche nel ruolo di arguto capocomico. Le scenografie dipinte sono di Maurizio Varamo e i costumi di Anna Biagiotti. In gran parte noto ancor che giovane il cast vocale con Laura Polverelli nei ruoli della vispa Rosina, il sicuro Massimiliano Gagliardo in quello tuttofare di Figaro, il tenore argentino Juan Francisco Gateil in alternanza con Raul Gimenez per lo spasimante Conte di Almaviva, Bruno Taddia in quelli del patetico e talora grottesco Don Bartolo e Pier Luigi Dilingite in quelli dello stralunato ed opportunistico Don Basilio. Un titolo dunque popolare, già applaudito nel 2003 e nel 2005, che segna anche il momentaneo addio di Gianluigi Gelmetti alla carica di direttore musicale del Teatro dopo quattro anni di intenso impegno artistico che ha dato al Teatro di Piazza Beniamino Gigli momenti di grande visibilità con produzioni originali e molto personali. La scelta per questo arrivederci è caduta su un'opera romana di nascita (al Teatro Argentina nel 1816) e su una produzione all'insegna delle leggerezza in cui Gelmetti appare come mattatore assoluto. L'azione scenica è difatti concepita quasi come un gioco, pur senza mai scadere nella farsa, e non è immune da riferimenti alla attualità e alla precarietà della vita del teatro di oggi, causa i tagli delle risorse finanziarie. Si replica sino a domenica 28 dicembre.

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