di ENZO BOSCHI

Lo spirito del Trattato, rinnovato nel 1991 con il Protocollo di Madrid, è quello di consentire solamente l'uso pacifico del Continente ed assicurare la conservazione dell'ambiente naturale nell'interesse dell'umanità. L'INGV fin dall'inizio del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA) è coinvolto con la sua esperienza di esplorazione geofisica monitoraggio ed osservatori geofisici in Antartide. Le misure geofisiche riguardano in particolare la sismologia, il geomagnetismo, la fisica dell'alta atmosfera, il paleomagnetismo, la geofisica crostale, la glaciologia, le perforazioni crostali ed anche l'astrofisica garantendo una base storica di dati che contribuisce allo sviluppo di modelli per le previsioni di cambiamenti ambientali e climatici per tutto il pianeta. Per citare un risultato di notevole prestigio raccolto da studiosi dell'INGV riportiamo ANDRILL, che rappresenta uno dei più ambiziosi programmi scientifici di collaborazione tra le più importanti agenzie antartiche internazionali. Un fiore all'occhiello della nostra ricerca a livello internazionale. I risultati emersi dallo studio dei sedimenti perforati indicano, per la regione antartica, la persistenza di condizioni climatiche ben diverse dall'attuale; molto simili a quelle dell'America del sud o dell'Alaska in un ampio intervallo temporale, che va collocato a circa 15 milioni di anni orsono. Programmi di ricerca come ANDRILL sono estremamente importanti soprattutto per le incertezze sul comportamento futuro delle calotte polari dell'Antartide in questa fase di riscaldamento globale. L'enorme mole di dati acquisita sarà di estrema importanza per capire la dinamica delle antiche calotte polari e del ghiaccio marino stagionale e per la verifica dei modelli matematici sull'evoluzione del clima a scala planetaria. Attualmente è in corso la XXIV spedizione italiana in Antartide presso le due basi scientifiche italiane "Mario Zucchelli" e "Concordia". Si auspica che le attività di ricerca in Antartide ed il monitoraggio operato dagli osservatori geofisici possano essere sostenuti dal Governo Italiano per non disperdere il grosso patrimonio culturale e scientifico accumulato nel corso degli anni e che ha portato l'Italia in una posizione di rilievo nel panorama scientifico internazionale. * Presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia