Buon giorno Antartide
ll giorno dopo anche il padre assistette all'esperimento e quando si convinse che il campanello suonava senza collegamento con fili, mise mano al proprio portafoglio e diede a suo figlio i soldi necessari per l'acquisto dei materiali. Il giovane Marconi proseguì così nei suoi esperimenti per più di un anno, e nel dicembre del 1895 con l'apparecchio che aveva costruito, riuscì a ricevere segnali a distanza, superando anche ostacoli naturali. ll colpo di fucile che Mignani sparò in aria per confermare la riuscita dell'esperimento (l'apparecchio vibrò e cantò come un grillo per tre volte) è considerato il "battesimo" della radio. Dopo più di un secolo dalla nascita della radiocomunicazione, l'lstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), sulle orme di Marconi, ha sperimentato per la prima volta, nella sede romana di Vigna Murata, un collegamento digitale e visivo con la stazione italofrancese Concordia che opera in Antartide. ll collegamento è stato effettuato in banda UHF tramite una modulazione digitale GMSK e ha permesso l'interconnessione alla rete mondiale radioamatoriale denominata D-Star, tramite l'instradamento di comunicazione punto-punto con software dedicato. Insomma, è bastato schiacciare il mouse, e tutti i presenti alla sperimentazione (tra i quali i ricercatori Antonio Meloni e Vincenzo Romano) in collegamento video l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, appassionato radioamatore) hanno vissuto in diretta la giornata dei ricercatori italiani che sono nell'Antartide, dall'altra parte del mondo, a -40 gradi. Il capospedizione Marco Maggiori una volta collegato ha presentato la sua squadra: meteorologi, glaciologi, esperti in telecomunicazione e il cuoco che rifocilla gli studiosi con pasta nostrana. Con curiosità tutti guardavano la stazione, le diverse postazioni e chiesto come trascorressero le giornate. Maggiore rispondeva per tutti: "Gli orari vengono scanditi dai pasti, perché d'inverno è sempre buio, diciamo che la giornata inizia intorno alle 6.30 per finire a notte fonda". Qualcuno si è preoccupato delle sigarette e chiede se possono fumare. "Non negli spazi comuni - spiega il capospedizione - c'è un luogo apposito, ma è talmente lontano che molti desistono". Poi il figlio di Maggiori fa una sorpresa al padre. Si avvicina allo schermo e lo saluta: "Ciao papà, buone vacanze!". Il collegamento si chiude, gli scienziati devono tornare al loro lavoro. Per chi ha assistito al collegamento invece resta la consapevolezza di aver vissuto un momento straordinario e forse ha provato la stessa emozione di Marconi quando captò gli spari di Mignani. Spiega Nicola Mastrorilli, radioamatore e consulente tecnico della prova: «Nelle zone remote, senza rete telefonica fissa, usare i telefoni satellitari ha costi elevati e dunque limitati. Inoltre le connessioni Internet hanno velocità ridotte. Con la radiocomunicazione digitale si collega il telefono satellitare a un radioripetitore. I possessori di un ricetrasmettitore portatile che si trovano in un raggio di 50 chilometri possono accedere al ripetitore e parlare con un numero illimitato di utenti in tutto il mondo. Utilissimo dunque per la trasmissione di notizie o il coordinamento di operazioni di soccorso a distanza».