Zucchero, il volto blues nel concerto dei record
Stasera sbarcherà nella Capitale, sotto i riflettori del Palalottomatica dell'Eur. In scaletta ci saranno i suoi grandi successi, raccolti nell'ultimo lavoro dal vivo intitolato «Live in Italy». A fine novembre sono usciti in contemporanea in tutto il mondo due cd e due dvd in un unico packaging. Si tratta del primo vero lavoro live nella sua carriera, anticipato dal singolo «Una carezza», scritto interamente da Zucchero, una ballata emozionante dedicata alla mamma Rina Bondavalli in Fornaciari. Dal 1° maggio dell'anno scorso alla fine di dicembre il tour di Zucchero ha toccato la ragguardevole cifra di un anno e mezzo «on the road» tra Europa, Nord America, Sud America, Australia, Nord Africa. L'artista ha suonato in posti bellissimi e non usuali come Turchia, Marocco, Armenia, Giordania, Isole Mauritius e Reunion, Canarie, Malta e molti paesi dell'est. La band che lo accompagna è composta da Polo Jones: basso, David Sancious: tastiere, Mario Schilirò e Kat Dyson: chitarre, Adriano Molinari: batteria, James Thompson: sax tenore, flauto e sax baritono, Massimo Greco: tromba e Beppe Caruso: trombone. «Non ho mai fatto un tour così lungo e non ho mai fatto veramente un album dal vivo inteso come uno o più concerti registrati propriamente per poi farne un disco (Live at the Kremlin era stato registrato casualmente, meno male, su un dat a due piste dal fonico di sala)».