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Scovata la talpa. Trentalance si confessa

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Di professione fa il pornodivo ma a frullargli in testa sono i progetti per il futuro: farsi una famiglia, avere fede, scrivere un libro e, perché no, arrivare a girare 500 film porno (finora è sulla soglia dei 495). Segni particolari: a dicembre, quando si avvicina Natale, si commuove come un bambino. Come ci si sente a essere la «talpa» sconfitta? «Cerco di farmene una ragione. È stata una sconfitta sul filo di lana». Cosa hai fatto contro gli altri? «Ho boicottato tra le nove e dieci prove: spesso c'era una probabilità alta di essere scoperto». Cosa ha fatto insospettire il pubblico? «Era da un po' di settimane che rientravo tra i sospettati ma non ero mai il primo: sono stato bravo a non arrivarci mai». Cosa ne pensa della vincitrice? Lei non ha mostrato molto coraggio... «Ho un'idea: se uno ottiene qualcosa, in qualche modo se lo merita. Ma se vogliamo fare la punta alle matite non ha mostrato molto coraggio. Preferisco essere debole se essere forte vuol dire urlare e disperarsi prima di una prova». Ha dovuto superare anche una prova «sexy», un ritorno al passato? «Ero combattuto: tra il divertimento e un velo di tristezza. Visto che mi sono emozionato appena una mi ha fatto uno strip davanti». Film porno, tornerà a farli? «Penso di andare avanti ancora per un anno e mezzo. Voglio arrivare a cinquencento. Sto diversificando...». Un episodio del libro? «Due i capitoli che ho già scritto. Il primo riguarda le donne strane, l'altro si intitola "Sarò scemo"». Può raccontare un aneddoto allegro del libro? «Mi ero imboscato con un'attrice in un parco ma venivamo divorati dalle zanzare: il giorno dopo ci cacciarono dal set per le punture».

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