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Pandolfi: "Sono comica solo per Bisio"

Claudia Pandolfi

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Claudia Pandolfi, come descriverebbe il suo personaggio? «Interpreto Melissa e, fedele a questo nome, agisco come un effetto medicamentoso, sedando gli stati d'ansia di Carlo (Argentero). Il personaggio mi ha affascinato perché è impalpabile, ma nello stesso tempo reale e incisivo». Come è stato lavorare con Argentero e Lucini? «Cinque anni fa Argentero è diventato popolare come concorrente del "Grande Fratello". Oggi è uno degli attori più richiesti in Italia. Il film è tratto dal romanzo "Le avventure semiserie di un ragazzo padre" di Nick Earls (Sonzogno), ed è ambientato in una Torino sorprendente, dove, a causa di una drammatica circostanza, Carlo, il protagonista maschile, è costretto ad occuparsi da solo della figlia di pochi mesi. Nel cast ci sono - tra gli altri - anche Diane Fleri, Anna Foglietta, Sara D'Amario e Fabio Troiano». Lei ha un bambino di due anni, come giudica il rapporto della paternità tra il suo compagno e suo figlio? «Agli uomini occorre molto più tempo di noi donne per sentirsi genitori presenti e responsabili. Ma va bene così, occorre solo un po' di pazienza». Perché ha accettato di andare a «Zelig»? «Trovo che sia una dei programmi più belli della nostra tv e mi piace Bisio. Poi, mi sono divertita a fare la comica in uno sketch con Anna Penoni e Leonardo Manera, i comici del "Cinema Polacco". È stata anche un'occasione per presentare i miei prossimi lavori: presto uscirà su Canale 5 la seconda serie de "I liceali" con Giorgio Tirabassi, dove torno a vestire i panni della prof. di Storia dell'Arte, Sabatini. Mentre per il 2009 sono in uscita altri due film: "Due partite" di Enzo Monteleone, tratto dallo spettacolo di Cristina Comencini, e venerdì inizierò le riprese con Sergio Rubini di "Il Cosmonauta" dell'esordiente Susanna Nicchiarelli, prodotto da Fandango, dove avrò di nuovo il ruolo di una madre, stavolta di una ragazza che sogna l'utopia comunista - finita male - degli anni '50 e '60».

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