Musei on line, cifre da capogiro
Con un successo che ha trascinato un incremento anche delle visite reali. E nella top ten dei più visitati ci sono sei musei italiani con il secondo posto - a ruota dell'irraggiungibile Louvre - conquistato dagli Uffizi. Lo rivela l'Associazione Civita nel suo ottavo rapporto, presentato ieri a Roma e dedicato a «Galassia Web». Nella ricerca condotta in collaborazione con Unicab, che ha preso in esame l'offerta di 110 musei italiani e altrettanti musei stranieri (mille intervistati) risulta al primo posto il Louvre, con il 16,1%, seguito dagli Uffizi (13,4%) e dai Musei Vaticani (8,1%). In quarta posizione ci sono i Musei Capitolini (4,4%), seguiti dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia (3,6%) che supera addirittura il Prado (3,4%) e il British Museum (2,2%). All'ottavo posto il Cenacolo Vinciano (2,1%), al nono la Galleria Borghese (1,8%), al decimo le Scuderie del Quirinale (1,6%). Al momento, rileva Civita, sono il 51,9% i musei italiani presenti in Internet, tre volte di più rispetto a dieci anni fa, quando solo il 15% poteva vantare una presenza on line. Per la cultura sul web si spende però ancora poco, visto che in media la spesa per il sito non supera i 2 mila euro l'anno per museo. In tutto i visitatori italiani dei siti web museali sono 6 milioni e mezzo, il 35,1% del totale dei navigatori italiani in Internet. In prevalenza maschi e adulti (per circa il 67% compresi nella fascia di età tra i 25 ed i 64 anni) solo l'11% tra i 15 ed i 24 anni. A spingerli a cliccare sul sito del museo è prima di tutto la curiosità (82%), seguita dalla informazione (60%) e dallo studio (25%). Tanti visitatori in più rispetto alle visite reali. Ma il successo dell'on line, avverte Civita, non ha fatto male ai musei. La riproduzione, spiegano i ricercatori, ha anzi incrementato l'appeal degli originali trascinando un incremento del 25% dei visitatori. Occorre più cultura sul web. Lo dice il ministro dei beni culturali Sandro Bondi, convinto che in questo campo in Italia «è stato fatto molto ma molto resta da fare». Uno dei risultati di maggiore evidenza dell'azione intrapresa in questo senso dal ministero dei Beni culturali, ha spiegato il ministro nella premessa a «Galassia Web», «sarà la diffusione del Portale della Cultura italiana, che permette la fruizione in rete del patrimonio italiano, attraverso un unico punto di accesso garantito e validato nella sua qualità».