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Ben Stiller, il mio «leone» tra gag e tolleranza

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«Abbiamo sempre pensato a questa storia come a una trilogia. E per la prossima avventura - ha anticipato il produttore - i nostri eroi animali, leoni, zebre e scimmie, passeranno anche per Roma in una sorta di vertigine spazio-temporale che li farà approdare nel Colosseo per combattere contro i gladiatori». Il secondo capitolo delle avventure di Alex (il leone), Marty (la zebra), Melman (la giraffa) e Gloria (l'ippopotamo) riprende esattamente dalla fine del precedente capitolo. I quattro dello zoo di Manhattan sono pronti ad imbarcarsi sull'aereo riparato dalla squadra di terribili pinguini per tornare a Central Park. Un atterraggio di fortuna, però, ben prima di arrivare nei cieli americani, li catapulta nel bel mezzo di una pianura africana, ai piedi del Kilimangiaro. Accanto a Katzenberg, c'erano anche i due divi hollywoodiani protagonisti (in voce) della versione originale, Chris Rock (la Zebra Marty) e Ben Stiller (il Leone Alex), insieme con i comici che doppiano il film in italiano, Ale e Franz. Per le due star americane «Madagascar 2» è portatrice, tra l'altro, di un messaggio antirazzista perché «fa capire come anche tra gli animali ci si possa innamorare tra razze diverse. Una cosa molto importante per i bambini». Mentre i due comici italiani Ale e Franz, hanno sottolineato con grande semplicità come «far ridere i bambini sia sempre la cosa più bella e divertente del mondo». E da Ben Stiller, grande talento comico di Hollywood, uno capace di coinvolgere le più grandi star verso la interpretazioni comiche, arriva anche una verità: «Adoro gli attori che non si prendono troppo sul serio e che mostrano un grande senso dell'umorismo. Una cosa fondamentale nel nostro ambiente - ha spiegato Stiller -. Il nostro è un mondo folle, pieno di alti e bassi e dove le cose vanno prese con un certo distacco, cum grano salis». Forse, anche per questo, le star fanno così la fila per doppiare cartoon di qualità come quelli Dreamworks, tra cui «Shrek» e «Kung-fu Panda». Din. Dis.

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