Alessandro Bertasi a.bertasi@iltempo.it «La valorizzazzione ...
Su questo filo conduttore Italo Francesco Baldo, docente di storia e filosofia, propone al grande pubblico il suo ultimo saggio «Il poeta e l'architetto». Una riflessione fortemente voluta dall'autore per celebrare due illustri artisti italiani legati alla terra vicentina. Il poeta è Giacomo Zanella, l'architetto Andrea Palladio. L'idea del libro nasce nel comune di Monticello Conte Otto, nella provincia di Vicenza e dal suo intraprendente assessore alla Cultura Maria Luigia Michelazzo, proprio nell'anno delle celebrazioni per il quinto centenario dalla nascita del Palladio. La scelta infine di accostare i due artisti in un'unica pubblicazione è per far rivivere l'architetto proprio dalla penna del poeta. All'interno del libro, edito da Editrice Veneta, verrà infatti inserita la stampa anastatica de «La Vita di Andrea Palladio», la biografia completa scritta dallo Zanella nel 1880 per esaltare l'architetto in occasione del terzo centenario della sua morte. L'abbinamento Andrea Palladio - Giacomo Zanella rappresenta un elemento di grande importanza. Il poeta ammirò i palazzi, i monumenti e tra tutti, proprio il Teatro Olimpico riconoscendo all'architetto il merito di aver riproposto nelle sue opere quel classicismo appreso nei sui lunghi soggiorni nella capitale. Così lungo l'arco della vita artistica Andrea Palladio segna un epoca a tal punto che la sua architettura divenne presto famosa in tutta Europa, dando vita ad un fenomeno noto come palladianesimo. In Inghilterra si ispirarono al suo stile Inigo Jones e Christopher Wren. Un altro suo noto ammiratore fu l'architetto Richard Boyle, più noto come Lord Burlington, che - con William Kent - progettò Chiswick House. Infine non è da trascurare che perfino La Casa Bianca, residenza del presidente degli Stati Uniti d'America, è progettata in stile palladiano.