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Pippo Baudo: "La tv italiana è la migliore del mondo"

Sanremo

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«Sarà il classico varietà - annuncia Baudo - uno spettacolo elegante, non volgare e soprattutto senza lacrime». La prima puntata sarà dedicata alla moda e, a seguire: cinema, teatro, opera lirica e infine un'indagine sui grandi avvenimenti dell'anno in corso, per un totale di cinque puntate. Tra musica, esibizioni ed interviste a personaggi famosi anche una gara tra giovani per fare emergere nuovi talenti. Nella trincea degli ascolti sarà lotta all'ultimo spettatore con «C'è posta per te», di Maria De Filippi, su Canale 5, mai spodestata dal trono della più seguita del sabato sera. Ma Baudo non è certo il tipo che si lascia intimidire. Pippo Baudo, sfidare la De Filippi... chi glielo fa fare? «Ma chi sarà mai questa De Filippi? È possibile che l'Italia debba fermarsi perché la De Filippi è una corazzata? Le corazzate possono anche affondare. Sembra che tutti vogliano trasmissioni di notte, vogliono rubare il mestiere a Gigi Marzullo... ascolti bassi, si rischia poco. Il fatto che Raiuno mi abbia affidato questo programma prima di tutto è un grande attestato di stima e... alla fine è il pubblico che decide. Se vincessi io cosa succederebbe? Lei continuerebbe a fare i suoi programmi. La cosa più stimolante di questa avventura è proprio misurarmi con lei». «Serata d'onore» sarà un programma allegro... «Ma sì certo, per questo iniziamo proprio con la moda: colorata, ricca, da Raiuno. Basta con i programmi angosciosi, chiudiamo la De Filippi, non c'è cosa più angosciante di "C'è posta per te"». Il varietà, non era in crisi? «È da quando ho iniziato a lavorare, era il '59, che sento dire che il varietà è morto... ma la verità è che tutti fanno varietà. Proprio per questo cercheremo di proporre qualcosa di diverso perché "repetita stufant"...». Anni fa il vanto del varietà era l'ospite straniero... il suo programma invece è tutto tricolore. «Il grande Marcello Marchesi disse una volta: "Tutto è perduto, tranne l'ospite d'onore". Spesso noi italiani siamo presi da uno spirito d'inferiorità, una specie di sudditanza. Ma inghilterra e Francia fanno una televisione orrenda, la tv italiana è la migliore del mondo. Noi italiani ritroviamo un po' di ottimismo giusto nelle Olimpiadi, perché poi questo e quello vincono delle medaglie. Se parliamo del genio italiano non facciamo una televisione autarchica. Certo poi ci saranno anche gli ospiti internazionali, ma il nostro di sicuro non sarà un programma italiota».

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