Carlo Antini [email protected] Cantare dopo «Big voice» ...
Il grande pubblico ha conosciuto il giovane Mazzocchetti nell'edizione di Sanremo del 2007, quando il cantante ha proposto all'Ariston il brano «Schiavo d'amore», piazzandosi al terzo posto nella categoria Campioni. Oggi l'artista torna alla ribalta con un album uscito nei negozi venerdì e intitolato «Tribute to Luciano Pavarotti». Nell'album Mazzocchetti interpreta dodici tra le più famose arie d'opera da «Che gelida manina» a «La donna è mobile», da «Nessun dorma» a «E lucean le stelle». E non mancano quattro cavalli di battaglia che furono dello stesso Pavarotti: «Core 'ngrato», «Torna a Surriento», «Granada» e «'O sole mio». L'album è stato prodotto da Adriano Aragozzini per la Dharma e verrà pubblicato anche negli Stati Uniti, Canada, Argentina, Brasile, Colombia, Inghilterra, Francia e Germania, dove Mazzocchetti è da anni una vera e propria star. Il lavoro sarà nei negozi anche in Cina e Giappone. Le registrazioni sono state effettuate con l'Orchestra del Teatro dell'Opera Regio di Parma diretta dal maestro Leone Magiera che, in passato, ha collaborato con lo stesso Pavarotti. Del giovane tenore abruzzese, Magiera ha detto: «La voce di Piero Mazzocchetti mi è sembrata veramente la "rara avis", l'unica a possedere le doti per far rivivere i fasti di grandi voci del passato e in questo album rivela doti del tutto inaspettate di tenore lirico autentico. Se oggi esiste una voce tenorile in grado di far pensare al timbro ineguagliabile di Luciano Pavarotti, questa è senza dubbio quella di Piero Mazzocchetti». Lo stesso Pavarotti, all'epoca di Sanremo, si era sbilanciato sulle doti del tenore abruzzese. «Ha una bella voce. Sì, veramente bellissima. Molto interessante». Oggi Mazzocchetti parteciperà, insieme a Leone Magiera, alla «Domenica in» di Pippo Baudo. «Ho iniziato a studiare con il maestro Magiera per sei mesi - racconta Mazzocchetti - e con lui abbiamo scelto il repertorio sia di arie che di canzoni che Pavarotti ha portato in giro per il mondo. Essere messo a conoscenza dei tanti aneddoti sulla vita di Pavarotti da parte del suo fedele compagno di lavoro è un'esperienza che mi ha arricchito ulteriormente».