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«Ho novant'anni, il mio futuro è nel cinema»

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Matteo mi fa lavorare come comparsa in alcuni film: "Estate Romana", "Primo amore". Poi ho partecipato ad alcuni scketch in trasmissioni televisive. E poi il "Pranzo di Ferragosto" di Gianni Di Gregorio. Sono la mamma di Giovanni». Che tipo di esperienza è stata? «Non sembrava di essere sul set di un film. Un cast totalmente affettuoso, mi veniva tutto in modo naturale. È proprio la trama del film ad essere più che naturale. Sono stata proprio bene». Che tipo di mamma è? «Mia figlia Daniela mi descrive una donna impicciona ed attenta a ribellarsi a qualche mascalzone che danneggia il prossimo. Mi confida anche che si annoia non poco con le mie amiche perché si parla sempre di soldi e io non ne ho più, di nipoti e non ne ho e di badanti, un argomento che a me non interessa proprio». E la vecchiaia? «So di avere tanti anni, più di 90, ma la vecchiaia non è un mio problema. Mi sento molto bene e spero di vivere a lungo e poter lavorare ancora nel cinema». Sa farsi voler bene? «Spero proprio di sì. Molti mi confessano che in me trovano una donna che sa farsi molto amare». La vita com'è stata finora con lei? «Tante gioie ma anche tanti dolori. Mio marito è morto nel 1981 a 66 anni. Non mi sono persa d'animo e ho cominciato a lavorare». Alle sue due figlie cosa ama spesso ripetere? «Dico loro che noi abbiamo avuto tanto e molta gente non ha avuto proprio nulla. E quindi non dobbiamo lamentarci». È romana? «Sì. Vuol sapere quanti anni ho? Sono nata a Roma e correva l'anno 1915. Mia mamma torinese, mio papà grande avvocato napoletano. Mia mamma è morta quando avevo due anni, mio padre si è risposato e con il nuovo matrimonio è diventato tre volte papà». La sua adolescenza la ricorda bene? «Ho ricevuto un'educazione molto rigida, ma la mia adolescenza è stata molto divertente. Ho partecipato a tante feste di ballo dei canottieri, ricordo i balli in maschera e con mio fratello frequentavo l'Opera». A quanti anni si è innamorata? «Avevo 13 o 14 anni. Durante una vacanza ad Anzio conobbi un mio coetaneo, Gianni, e decisi subito che quel ragazzo doveva diventare mio marito. Gianni, conosciuti i miei tanti corteggiatori, mi diceva sempre: "Ricordati non sposerò mai una ragazza che è stata fidanzata con un altro". Gianni era ufficiale di cavalleria. L'ho amato, l'ho sposato, lo amerò sempre». Ricorda il matrimonio? «Un matrimonio allegro, in compagnia di tutti gli ufficiali amici di mio marito. Ero ricca, ho perso la ricchezza, ma mai la serenità. Ho un carattere forte e so cos'è la grinta. Mi sono adattata a molte situazioni». Ed ora sogna con il cinema? «Il cinema mi dà tante emozioni, è vero. Mi fa sognare, ma la vita a volte non è tutta un sogno».

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