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Cronenberg: ecco come rifiutai la regia di «Top Gun»

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Il regista, che ha anche curato al palazzo delle Esposizioni la mostra «Chromosomes», ha annunciato il suo prossimo debutto come romanziere: «Non mi sento ancora di dire di cosa parla il libro, ho scritto solo 50 pagine. Essendo figlio di uno scrittore pensavo che anch'io lo sarei diventato e invece sono un regista, ma erano 50 anni che pensavo di scrivere un romanzo. Non sarà nè un horror alla Stephen King nè una storia di fantascienza». Una giovane spettatrice, Antonia, ha poi ringraziato Cronenberg «perchè il suo film "Crash" (che racconta di persone menomate da incidenti stradali) mi ha aiutato a uscire dal trauma. Oggi sto bene, anche se sono piena di chiodi. Sono fatta di sangue, carne e titanio... mi sento una creatura cronenberghiana». Il cineasta, che è nella capitale con la moglie e il figlio Brandon, ha sottolineato che cerca «di utilizzare tutti i mezzi possibili per creare un rapporto profondo con il pubblico. Una volta Oliver Stone mi ha chiesto se ero contento di essere rimasto un regista marginale. Credo tutto dipenda da quanto si consideri ampio il proprio pubblico: deve essere chiaro che partita vuoi giocare. Ma io mi lascio totalmente guidato dall'intuito. Il mio film più famoso è stato "La mosca", che pero è lontano dal miliardo di dollari incassato da "Il Signore degli anelli". Sul set cerco di creare un'atmosfera in cui si possa sempre sperimentare: gli attori sanno che nessuno li umilierà o gli urlerà contro. Credo che a molti di loro piaccia lavorare con me perchè cerco di dargli lo spazio per evolvere». Cronenberg è comunque d'accordo con Nabokov (uno dei suoi scrittori preferiti, insieme a Tolstoj, Gogol, Dostojevski e Burroughs) nel sostenere «che c'è un'enorme energia nella volgarità del volgo, intendendo le forme d'intrattenimento popolare, e per un regista è pericoloso ignorarla», ha concluso l'artista che ha debuttato nella regia di un'opera lirica, con la trasposizione di "La Mosca", andata in scena a Parigi e a Los Angeles. Din. Dis.

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