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I triangoli amorosi di Allen

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Incontrano un pittore alla moda, Juan Antonio, che va subito per le spicce, con proposte erotiche. Vicky fa la contegnosa, Cristina cede di colpo, poi però, solo per una notte, cede anche Vicky, mentre Cristina, poco dopo, accetta di andare a vivere con Juan Antonio. Vedendosi presto piombare in casa la sua ex moglie, Maria Elena, di cui l'altro è ancora innamorato. Ne seguirà una unione a tre che riuscirà, come primo risultato, a rendere meno aggressivi i rapporti fra i due ex coniugi. Così, quando Cristina se ne andrà, ricominceranno a battagliare. Mentre Vicky, raggiunta dal fidanzato, si avvierà senza entusiasmo verso una vita matrimoniale in cui rimpiangerà Juan Antonio. Nessun ricordo del Woody Allen tutto in nero dei suoi recenti film londinesi e senza più i graffi e gli aculei di quelle commedie, in apparenza sentimentali, che ambientava nella sua Manhattan. I caratteri, e questa vola non solo quelli femminili, sono precisati con accortezza, gli scontri, amorosi e no, hanno in più momenti la loro efficacia e quella cornice catalana di sfondo, anche se accentua un po' troppo le architetture più celebri di Barcellona, interviene spesso al momento giusto per motivare, con il suo sole e il suo calore, i turbamenti sensuali delle due americane. Però la vicenda, con l'illusione di sveltirla, è percorsa con troppo insistenza da una voce narrante in alcuni passaggi persino fastidiosa e le molte musiche spagnole di sfondo, specie con chitarra, fanno troppo scopertamente color locale. Il tutto, comunque, è riscattato dagli interpreti. Penélope Cruz tutta fuoco, Scarlett Johansson, fedele ai modi con cui Allen l'ha forgiata, Javier Bardem, un duro «amante latino» come lo immaginano a New York. E come tende a sembrare.

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