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E ai magazzini Gum di Mosca vanno a ruba i mobili italiani

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L'alta borghesia russa va pazza per gli arredamenti in stile classico (ridondante con tanto di capitelli, colonne e stucchi) tutti realizzati con materiale pregiato. Ma anche i mobili di design cominciano ad avere una clientela di aficionados destinata a salire con l'aumento dei nuovi ricchi. Il design italiano è sbarcato ai magazzini Gum sulla Piazza Rossa di Mosca con un grande evento promozionale del made in Italy. «A fronte della crisi dei mercati vogliamo puntare su due aree chiave: l'Europa dell'Est e gli Emirati» ha infatti dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico Adolfo Urso, a Mosca. La creatività italiana appassiona pure l'Estremo Oriente. Proprio ieri una delegazione composta da 25 editori librari cinesi s'è incontrata a Roma con i dirigenti della Siae per mettere a punto il progetto Turandot che esporterà in Cina musica, cinema, letteratura, arte e teatro italiani. Con un programma che va dalla tradizione ai giorni nostri, dal melodramma alla musica popolare, da D'Annunzio a Saviano, da Fellini a Sorrentino perchè come dice Giorgio Assumma, il presidente Siae «l'arte parla al cuore più delle campagne pubblicitarie».

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