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Sangue all'ombra del Vesuvio

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Nei suoi libri i buoni non esistono, nel suo mondo è praticamente impossibile essere meno che feroci: quella Napoli che conosce e racconta incanala le persone su strade maledette, qualunque sia la loro indole, la loro vocazione. Con questo «La città perfetta» Petrella sale di un gradino nel suo universo narrativo, coinvolge il lettore in un gioco che gioco non è: è un pezzo di storia, tragica, del nostro Paese. Il racconto ritaglia un periodo preciso del centro-sud italiano: quello compreso tra la fine degli anni Ottanta e la prima parte dei Novanta. I tempi cambiano, il mondo si evolve e nelle strade della bella Napoli si combatte una guerra per il dominio del territorio tra vecchi camorristi semi-estinti e una razza giovane e famelica di criminali e di rivoluzionari dalle idee feroci e confuse. Una contesa senza tempo e senza senso che genera un fiume di sangue.

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