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Sono 1200 i «pellegrini della Parola» Tra i vip Benigni, Bocelli e Cuccarini

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Il 55 per cento dei lettori dei 1141 capitoli di questa Bibbia davvero "universale" arriva da Roma, città variegata e cosmopolita. Il restante 45 per cento proviene da oltre 50 paesi del mondo, e almeno 250 di essi dovranno percorrere centinaia di chilometri. Una sorta di "pellegrinaggio della Parola", che comporta spese, tempo e impegno, perché compiuto in tutti i casi a titolo gratuito e volontario. Inizierà il Santo Padre, dal Palazzo Apostolico. Ma poi ci saranno il patriarca di Antiochia dei Greco Melchiti, Sua Beatitudine Gregorio III Laham, il quale leggerà una parte del suo capitolo in arabo, e il metropolita ortodosso Gennadios, che enuncerà il prologo del Vangelo di Giovanni in greco antico. Il testo guida per il 90% di lettori è la Bibbia riveduta e corretta della CEI. Ma le Chiese della Riforma leggeranno la Bibbia in una delle loro traduzioni, come pure gli ortodossi e, naturalmente, gli ebrei, che leggeranno la loro Bibbia ebraica. E poi tanta gente comune, che si alternerà ai personaggi noti. Roberto Benigni, Andrea Bocelli, Massimo Ranieri, Beppe Fiorello, Milly Carlucci e Lorella Cuccarini dal mondo dello spettacolo, ad esempio. Poi Arrigo Levi e Gad Lerner dal giornalismo; e per lo sport, tra gli altri, Nicola Legrottaglie, da molti soprannominato l'atleta di Cristo. Tra i religiosi salirà sul leggio la delegazione italiana dei padri Sinodali al completo: Bagnasco, Scola, Sepe, Monari, Vallini, Betori, e il Vicario di Roma Vallini. E parteciperà all'evento anche il cardinale Carlo Maria Martini, uno dei più grandi studiosi di Bibbia al mondo, che ha già registrato a Gallarate il cap. 17 di Matteo. Rod.Lor.

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