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Il sindaco: «A Roma spetta il ruolo di città del cinema»

Gianni Alemanno

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Mentre a chiudere l'incontro è stato il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha parlato con orgoglio di centralità tout court della capitale rispetto al cinema: «Roma ha un ruolo di centralità nel campo cinematografico che non ha nessuna altra città in Italia, per tradizione e per strutture. A Roma, non a caso, c'è Cinecittà». Riferendosi poi alla presunta incompatibilità tra il festival di Rondi e la Mostra del Cinema, Alemanno ha dichiarato che «sebbene ci siano state polemiche con Venezia, io non credo che ci siano problemi perchè noi agiamo con spirito di complementarità con quella manifestazione. Ma abbiamo però anche una forte consapevolezza, quella di volere rivendicare un ruolo di centralità di Roma. Per tradizione, infatti, per la presenza di Cinecittà e altre strutture e di un'industria specializzata, nessuna città può competere con Roma. Continuità e trasformazione: sono queste le missioni del mandato che Gian Luigi Rondi, presidente del Festival internazionale del cinema di Roma, ha rispettato. Questo è un evento che si muove in maniera complementare agli altri festival di cinema che esistono a livello nazionale, come la Mostra del cinema di Venezia». Inoltre, il sindaco ha annunciato che non farà passerelle: «Non sarò mai sul Red carpet. Il Red carpet è per gli attori, per i produttori, per chi fa cinema non per i politici». E a chi gli chiede se parteciperà alla kermesse in veste di spettatore, Alemanno ha risposto: «Vedrò parecchi film, ci sono molti spunti interessanti». Infine, prima del grido «fateci sognare» nel saluto di Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, nel segno della «libertà d'espressione presidiata da Rondi», Piero Marrazzo, governatore della Regione Lazio, ha lanciato una piccola nota polemica dicendo che questa kermesse l'avrebbe comunque organizzata anche se fosse venuta meno «qualche istituzione».  

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