Fiorello: "Basta tv, è troppo vecchia"
Ma l'esito trionfale di questa chiusura lascia ben sperare per il futuro della manifestazione, che ha dimostrato di godere dell'appoggio del Governo e dell'opposizione nonostante la «guerra» dichiarata dal vicesindaco di Lampedusa Angela Maraventano, silurata ieri dal sindaco proprio a causa di alcune sue dichiarazioni polemiche riguardanti i costi della manifestazione.Ad aggiungersi al successo di questa tre giorni in musica, la complicità e il connubio tra Baglioni e Fiorello per uno show durato circa due ore. Sulla spiaggia della Guitgia, su un imponente palco con maxischermo alle spalle, il mare sul lato destro e un fiume di circa 10 mila persone davanti, con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla difficile situazione di Lampedusa. «Sono partito da solo - commenta Baglioni sulla spiaggia - con la speranza che la musica aiutasse a riflettere su uno dei fenomeni piu dolorosi e complessi del nostro tempo e, in pochi anni l'appello è stato raccolto e rilanciato da centocinquanta tra i piu grandi nomi della musica e dello spettacolo. Sono grato a Fiorello di aver partecipato perche è il migliore, "una spalla sopra tutti", un vero one man show». E infatti nell'ultima serata la Sicilia e l'immigrazione. Sono stati i temi con la complicità di monologhi e canzoni, ma c'è stato spazio anche per Alitalia. Prendendo spunto dalla sua paura di volare ma soprattutto dalla vicinanza del palco all'aeroporto, Fiorello ha scherzato su ogni aereo che passava sul palco a bassa quota: «Questi - ha detto - sono i piloti di Alitalia che scorrazzano urlando "minchia ù cuntrattù"». E ancora, «non è che questi si sbagliano e scambiano le luci del palco per la pista?». Spazio poi alle contaminazioni musicali, con un mix insolito tra le canzoni di Baglioni e quelle di Eros Ramazzotti ad esempio, e anche al karaoke, con i due mattatori Fiorello e Baglioni pronti a dare il «la» lanciando versi di celebri brani e invitando il pubblico alla risposta corale. Fiorello ha poi chiacchierato a tavola con i giornalisti, dopo lo spettacolo di chiusura di Ò'Scià a Lampedusa, con il padrone di casa Claudio Baglioni. E va a ruota libera: «"Viva Radio2" l'abbiamo interrotta prima che stancasse, in tv i programmi sono sempre gli stessi, meglio il calcio e gli autori non pensano più, tanto ci sono i format già pronti da tirare fuori dal magazzino». Poi parlando di Alitalia ha detto: «Richelieu ha colpito ancora», riferendosi a Gianni Letta. E sulle pene previste per chi guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, ha sottolienato: «Il fatto che uno si metta al volante drogato deve essere un'aggravante, non un'attenuante, come la detenzione di armi. E invece tante volte si dice "però era drogato", come se fosse una giustificazione, sulla sicurezza mi aspettavo qualcosa di più». Fiorello ha infine annunciato di essere «stato contattato per il film "Nine" da Harvey Weinstein. Forse farò "The man the of band", cantando un paio di pezzi con feci nell'altro film "Il talento di Mr. Ripley". Spero che questa cosa si faccia». Sul fronte musicale continuerà invece il sodalizio con Baglioni e Fiore annuncia: «Inciderò "Porta Portese" per l'album di Claudio "Questo piccolo grande amore"».