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Marida Caterini All'ottavo anno di programmazione su Canale ...

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Corrente spiega il gradimento di pubblico della serie, anticipa novità e parla del suo futuro come attore. Lei è nel cast fin dalla prima serie. Non si sente ingabbiato nel personaggio di Luca Benvenuto? «Identificarsi con il personaggio interpretato è il timore di tutti gli attori. Per me è diverso, perché quest'anno Benvenuto è diventato il capo del Commissariato, avrà una vita differente sia dal punto professionale che umano. Benvenuto è tratteggiato in mille sfaccettature, e riserverà delle sorprese, anche sentimentali. È come iniziare una nuova esperienza». A cosa attribuisce il gradimento di pubblico dopo otto anni? «Le storie cambiano di anno in anno, si adeguano ai mutamenti, anche impercettibili, della società. E poi il cast è collaudato, la gente si è affezionata ai personaggi». Ha avuto modo di fare altre esperienze professionali al di là di Distretto di polizia? «Per il cinema ho girato "Palermo Milano, il ritorno" con Giancarlo Giannini, Ricky Memphis, Raoul Bova. Memphis tra l'altro è uno dei miei migliori amici. Con lui ho condiviso l'avventura di Distretto di polizia fino a due anni fa, quando il suo personaggio morì in un agguato. Insieme abbiamo anche, a Roma, al Testaccio, un ristorante "Né arte né parte" di cucina tipica romana». Ci sarà una nuova serie di Distretto? «La nona edizione di "Distretto di polizia" ci sarà ed io farò ancora parte del cast, nel ruolo del commissario capo Luca Benvenuto. Nel frattempo stiamo ultimando di girare gli interni delle ultime puntate della serie in onda. Ne avremo ancora per un mese». Cosa prevede il suo futuro professionale? «Continuerò a dividermi tra televisione e cinema. Purtroppo non ho mai avuto tempo per dedicarmi al teatro. Dopo nove mesi ininterrotti di lavorazione non me la sento di affrontare l'impatto diretto con il pubblico, mi spaventa. Per girare Distretto iniziamo di solito a gennaio e concludiamo a fine ottobre, con intervalli solo per agosto». Cosa guarda in tv, nel tempo libero? «Confesso che, a parte Distretto, non amo le lunghe serialità. Mi piacciono i documentari, i programmi di approfondimento giornalistico e quelli di informazione». A quali modelli di attori si è ispirato all'inizio della sua carriera? «Ho sempre avuto una predilezione per Giancarlo Giannini con il quale ho anche esordito sia al cinema che in tv. Sul piccolo schermo, 12 anni fa, mi ha tenuto a battesimo come attore nella fiction Cuori in campo, andata in onda su Raiuno». Ci anticipa alcune novità di Distretto adesso in onda? «A metà serie Luca Ward sarà la guest star di una puntata nella parte di un cattivo che terrà in ostaggio alcuni componenti del commissariato. Ed il personaggio di Marco Mazzocca diventerà sceneggiatore e regista di un film».

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