Anne bella ma cattiva
La storia, scritta da Jenny Lumet, figlia di Sidney, è l'affresco di una famiglia borghese del Connecticut, dove arriva la pecora nera Kym (Hathaway), ex drogata in riabilitazione, per le nozze della sorella e futura sposa Rachel (Rosemarie DeWitt). Il ritorno a casa di Kym, in occasione di un matrimonio interrazziale con rito indiano, innesca vecchie tensioni familiari che scavano il tormento e i segreti dei vari personaggi, genitori compresi, interpretati da Debra Winger e Bill Irwin, mentre il futuro marito di Rachel, Sidney, è il cantante rock di colore Tunde Adebimpe. Il ruolo della musica, vera passione di Demme, è qui preponderante, con molti musicisti nel cast. «Anche se l'inquieta Kym non si è mai perdonata l'uccisione del fratellino durante un incidente stradale, quando lei guidava sotto l'effetto di droghe, io non l'ho mai percepita come una ragazza torturata psicologicamente, ma come una che cerca di vivere con onestà il suo dolore - ha spiegato Hathaway -. Ammiro la sua lotta per trovare un posto in famiglia, per confermare la propria identità e non quella che le vogliono affibbiare gli altri». Sebbene sia stata fidanzata per quattro anni con l'imprenditore italiano Raffaello Follieri, arrestato in America il 24 giugno scorso con l'accusa di frode e riciclaggio, la diva, definita la nuova Julia Roberts di Hollywood, ha detto di «essere romantica, pur senza una visione idilliaca del matrimonio, avendo il modello dei miei genitori, sposati da 27 anni». Reduce dalle riprese della commedia sentimentale «Bride Wars», Anne Hathaway ha raccontato di essere stata la settimana scorsa a Denver per la convention democratica del candidato Barack Obama, che la star sostiene apertamente con il regista Demme. In «Rachel Getting Married» e nella sua storia sul matrimonio misto, dove c'è la voglia di risolvere i problemi, il regista e l'attrice vedono affinità con il mondo nuovo promosso dal candidato democratico americano: «Questo film lo abbiamo girato prima, ma mi auguro che possa rappresentare un'ispirazione ed essere considerato un "Obama movie". Barack è un leader, per la prima volta andrò a votare convinto. Ho la sensazione che si possa cambiare: Obama è la speranza del mondo e sarà eletto» ha detto Demme che ha aggiunto di essersi ispirato per il film al Manifesto di Dogma e al Neorealismo di Rossellini e De Sica, usando uno stile documentaristico. «Questo lavoro è un po' come un filmino fatto in casa, abbiamo voluto che fosse così fin dall'inizio e anche gli attori più che recitare sul set si sono adeguati ai loro ruoli, senza troppe manipolazioni dei personaggi». Ieri è passato in concorso anche «The Sky Crawlers» del giapponese Oshii Mamoru, film d'animazione sulla vita quotidiana dei kildren, piloti geneticamente modificati, destinati a rimanere sempre giovani e addestrati a combattere giochi di guerra per conto degli adulti in una sorta di game show televisivo. Fuori concorso è stata invece applaudita Agnes Vardà che, con «Le spiagge di Agnes», ha presentato sul Lido un documentario autobiografico sulla complessità artistica e politica della seconda metà del Novecento. Tra i tanti ricordi, quelli dei «giusti che salvarono milioni di bambini ebrei e la vergogna della polizia francese che li arrestava per consegnarli ai campi di sterminio». Nel '68 la regista andò in America a documentare le Black Panthers, poi a Cuba e in Cina. Se un capitolo è dedicato al femminismo e «alla lotta per la libertà di avere o non avere un figlio», in un altro, affiora la struggente storia tra Vardà e Jacques Demì che è nel «tableau vivant» degli «Amanti» di Magritte, dal volto coperto: «Quando si mostra tutto - fa dire nel film a Jane Birkin - non si svela molto». Sul Lido è sbarcato anche Paolo Sorrentino che, dopo aver ricevuto ieri il premio Siae dal presidente Giorgio Assumma (il quale ha premiato pure l'assente Matteo Garrone), ha difeso la Mostra di Venezia, criticata dalla stampa straniera: «I festival si possono giudicare solo alla fine. Per capire se nel cinema italiano c'é qualche inversione di tendenza occorre aspettare un anno e vedere i film che si stanno girando ora», ha detto il regista.