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Pupi Avati: «Una grande professionista»

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Avati è l'ultimo regista ad averla diretta nel 2005 in «La seconda notte di nozze», dove interpretava una delle due vecchie zie (l'altra è Angela Luce). «Di Marisa mi ricordo che era una fumatrice accanita e che si muoveva sul set con la consapevolezza di chi conosce il cinema. Era sempre se stessa, dentro e fuori dal set, capace di piegare il personaggio alla sua identità personale: una qualità che ho trovato raramente in un attore». La ricorda con simpatia anche Roberto D'Agostino regista, nel '90, della commedia «Mutande pazze»: «Marisa Merlini era una "Treccani" del cinema italiano, i suoi aneddoti e il suo modo di raccontarli erano impareggiabili. Ha attraversato quasi un secolo di cinema e con le sue interpretazioni merita senz'altro un capitolo nella storia del cinema italiano. Apparteneva ad una scuola di recitazione che non esiste più, dove la personalità contava infinitamente di più di oggi. E rimasi impressionato dal modo in cui rubava la scena a tutti. Ci mancherà», conclude D'Agostino. Per Sandro Bondi, ministro per i Beni e le attività culturali, «Come succede sempre con tutti i grandi attori anche Marisa Merlini faceva parte della vita di tutti gli italiani e quando qualcuno di questi se ne va, se ne va anche una parte della vita di tutti noi italiani».

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