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PESARO Arrivano in Italia le pecore assassine e le pecore ...

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Il film, presentato al Toronto Film Festival, ha raccolto vari premi e nomination, tra cui quella per il miglior trailer. Come Scream e Scary Movie, la storia sembra un concentrato di luoghi comuni del genere: in questo caso il filone preso di mira è quello degli animali innocui che diventano mostri, da «Gli Uccelli», a «Willard e i topi», a «Frogs», con strizzate d'occhio ad altri film famosi, ovviamente in versione «ovina» e grondante sangue. Ci sono pecore sottoposte ad esperimenti illeciti e a mutazioni genetiche che le trasformano in bestie assetate di sangue, umani «infettati» dal morso con drammatiche conseguenze (un ambientalista vegetariano comincia a divorare carne e uccide addirittura un coniglietto), oppure soggetti a graduali trasformazioni: mani e piedi diventano zampe e zoccoli, con una parodistica citazione de «La mosca». E, ovviamente, non possono mancare branchi di pecore, alla Hitchcock o alla Romero, che assediano la fattoria dove si sono rifugiati i personaggi principali e un bagno di sangue finale molto splatter. A completare il cocktail, l'inevitabile scienziato pazzo, una studiosa New Age che riesce a paralizzare i cattivi con l'agopuntura o salvare i buoni con una candela per l'aromaterapia, la fobia del protagonista per le pecore, mentre il salvataggio finale è affidato, e non poteva essere altrimenti, a cani da pastore, gli unici in grado di controllare sia i mostri sanguinari sia gli umani trasformati in pecore mannare. Un po' meno comprensibili per gli spettatori italiani, ma non meno gustosi, i riferimenti autoironici alla Nuova Zelanda, il paese per eccellenza di pascoli e pecore, dove gli ovini sono simbolo nazionale e icone venerate. Tra gli interpreti, Nathan Meister, Danielle Mason, Peter Feeney, Oliver Driver. Gli effetti speciali sono della Weta Workshop, che ha curato anche la trilogia del «Signore degli anelli» e «King Kong».

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