Superare il limite. Il campione si racconta
E proprio il tempo di questo primato mondiale è il titolo dell'ultimo libro dell'atleta di Barletta: «19"72 Il record di un altro tempo». Un testo (edito da Delta 3, costo 20 euro) che parla di come raggiungere risultati sportivi grazie al grande impegno, alla volontà di superare i propri limiti, alla capacità di allenarsi praticamente ogni giorno per non meno di 5-6 ore. È la dedizione che fa di uno sportivo un campione. Ed è proprio questo il messaggio che Mennea vuole lanciare ai giovani che vogliono fare sport: il concetto che nello sport nessuno nasce predestinato per vincere. A monte ci sono giorni, mesi e, come nel caso di Mennea, addirittura anni di allenamento scrupoloso. Proprio così: per esempio, il campione azzurro si allenò duramente per 11 anni, e cioè per 3950 giorni, con costanza e determinazione, per riuscire a battere nel 1979 a Città del Messico il record di 19"83 di cui era detentore lo statunitense Tommie Smith. Ancora oggi il 19"72 è record europeo, solo sei atleti sono riusciti a fare di meglio. Ciò sta a significare che lo sport è senz'ombra di dubbio sacrificio, disciplina, forza di volontà e passione. Inoltre nel libro si sottolinea come lo sport sia di fatto programmazione ordinaria: non si può pensare di correre tutti i giorni e forte. È necessario porsi degli obiettivi, a volte persino saper rinunciare a delle gare, tutto in funzione di ciò a cui davvero si ambisce. Oggigiorno il mondo dello Sport è un mondo molto chiacchierato che, in effetti, sta percorrendo una strada a rischio. Una strada che predilige lo spettacolo a tutti i costi, dove prevalgono innanzi tutto aspetti economici e dove troppo spesso viene meno il fair play e con esso il rispetto delle regole e anche il rispetto dell'avversario. Un mondo sporcato dal fenomeno del doping, che, tutto sommato, esiste da sempre, ma che oggi, per una lunga serie di motivi, è sotto gli occhi di tutti: difficile fermarlo, possibile però contenerlo.