Dina D'Isa d.disa@iltempo.it Sembra ormai certo ...
Tra "Birdwatchers" di Marco Bechis e "Un giorno perfetto" di Ferzan Ozpetek, targati Rai Cinema e "Il Seme della discordia" di Pappi Corsicato e "Il papà di Giovanna" di Pupi Avati. coprodotti e distribuiti da Medusa. Colpirà di sicuro la tragicomica vicenda di Corsicato, ispirata al libro della "Marchesa von O..." di von Kleist, la cui storia trasferita a Napoli con Alessandro Gassman rappresentante di fertilizzanti che scopre di essere sterile e con un moglie, l'ex Bond Girl Caterina Murino, incinta. Il film di Marco Poccioni e Marco Valsania (Rodeo Drive) e Medusa dovrebbe passare tra gli ultimi film del concorso proprio per consentire a Corsicato qualche giorno in più per completare l'opera scritta con Massimo Gaudioso che vede nel cast anche Martina Stella, Valeria Fabrizi e Michele Venitucci. Il film di Bechis è invece girato in Amazzonia sulle vicende del popolo Kaiowa, antica tribù che vive nelle zone di confine tra Brasile, Uruguay e Argentina: nel cast misto di professionisti e indios, anche Claudio Santamaria nel ruolo di un italiano che parte alla scoperta della foresta amazzonica. Di Avati e Ozpetek già se ne è parlato a lungo. Se "Il papà di Giovanna" mette in scena il rapporto morboso tra padre e figlia (Orlando e Rohrwacher), Ozpetk ha realizzato "Un giorno perfetto", storia drammatica, tratta dal romanzo di Melania Mazzucco, con Valerio Mastandrea e Isabella Ferrari. Secondo le indiscrezioni (oltre al possibile film di Daniele Vicari) in una sezione del festival, probabilmente tra gli eventi o nel fuori concorso, dovrebbe trovare spazio pure Mimmo Calopresti con "La fabbrica dei tedeschi", sulla tragedia della ThyssenKrupp a Torino. Per quasi tre mesi, a partire dai primi giorni dopo la tragedia del 5 dicembre scorso in cui morirono sette operai, Calopresti, figlio di operai calabresi immigrati a Torino e da sempre vicino al mondo del lavoro e ai temi sociali, ha intervistato le famiglie delle vittime, gli amici, ma anche i vigili del fuoco e i poliziotti che quel giorno lavorarono alla Thyssen, oltre al procuratore aggiunto Raffaele Guariniello. Intanto, un poker di giovani talenti, Luca Argentero, Isabella Ragonese, Andrea Miglio Risi e Valentina Lodovini, riceveranno il 5 settembre al Lido il Premio Guglielmo Biraghi dai giornalisti cinematografici (Sngci).