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Lorenzo Tozzi La musica si incontra spesso con le arti ...

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Musica ancor prima che arte è difatti innanzitutto un fenomeno fisico acustico, dal quale derivano le giustezze matematiche (le frequenze sonore e quindi i numeri degli accordi che definiscono il cammino dell'armonia). All'estero il fenomeno musicale gode anche sotto il profilo scientifico di una più adeguata attenzione, anche sotto il profilo neurobiologico della percezione musicale. Ad aprire finestre nuove anche in Italia è ora un giovane Campus delle arti che si tiene a San Gemini in Umbria nel mese di agosto. Sarebbe di già meritorio il fatto che questa giovane istituzione che in quattro anni è passata da otto allievi a oltre trecento, diffonda la musica tra i giovanissimi promuovendo giovanissimi talenti, in netta controtendenza con l'incuria dell'alfabetizzazione musicale nel nostro Paese. Ma a impreziosire le masterclasses di insigni maestri come il pianista Konstantin Bogino, il violinista Marco Fiorini o Lior Shambadal direttore dei Berliner Symphoniker, i giovani aspiranti musicisti potranno incontrare anche la scienza grazie a una serie di incontri che sveleranno la natura profonda dell'arte dei suoni. Si parlerà ad esempio di musica, muscoli e neuroni per l'atleta musicista, del mestiere del fonico che miscela e shakera il suono, del saper riconoscere le strutture musicali, delle suggestioni scientifiche nella musica del Novecento, delle caratteristiche del suono. Il tutto accompagnato da concerti, laboratori, approfondimenti per ragazzi dagli otto anni in su. Neurobiologia, fisica e matematica aiuteranno così i ragazzi a capire meglio la musica, accompagnando la crescita dei giovani allievi in un percorso ortodosso e poco incline alle retoriche e alle ovvietà. Una vacanza (lavorativa) intelligente a tutto campo, per aprire le menti senza chiudere i cuori e la fantasia.

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