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Un museo dei musei, un portale di Roma, un viaggio nella ...

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Individuando anche l'edificio che potrebbe ben ospitare il "portale": quello di via dei Cerchi, dove ora si ritirano i certificati elettorali e che il Campidoglio intende utilizzare diversamente. Una collocazione ideale, a un passo dal Circo Massimo e dal Palatino. «Dev'essere un museo di contesti, non di collezioni», ha chiarito Carandini, dissipando le paure da parte delle molteplici collezioni capitoline di vedersi «rubare» preziosi reperti, che finirebbero nel «museo unico». Invece, la «cosa» che Carandini ha in testa è fondamentalmente basata sull'informatica, un viaggio nel passato per moderni avatar, insomma. «Magari con qualche reperto da tirar fuori dai magazzini», ci confida adesso. Con fortunati precedenti, come la rassegna di alcuni mesi fa a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, che ha avuto un eccezionale successo di pubblico. O come quella appena inaugurata al parco archeologico di Pompei ed Ercolano. Nell'occasione dell'intervista al professor Carandini, "Il Tempo" sentì anche i pareri dell'assessore alla Cultura del Comune di Roma, Umberto Croppi, sostanzialmente favorevole, e del consulente del Ministro Bondi, Alain Elkann, che avanzò qualche distinguo. Ora sull'argomento dice la sua un altro grande protagonista dei Beni Culturali: Claudio Strinati, Sovrintendente per il Polo Museale Romano. Li. Lom.

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