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Panariello: faccio ridere ma senza satira

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Anche l'altra sera, nel personale debutto all'Arena di Verona, che l'ha accolto con un suggestivo tutto esaurito, il comico toscano ha ammaliato la folla con i suoi personaggi più esilaranti, fra cui il classico Renato Zero e la novità Uomo Vogue, il maniaco della moda. Poi nel finale ha stuzzicato le coscienze e suscitato risate più agrodolci. «Quando un comico lancia messaggi seri, ottiene più effetto perché il pubblico rimane stupito; ma la satira politica non m'interessa. È facile attaccare il Papa, i Presidente della Repubblica o Silvio Berlusconi: finisci in prima pagina sui giornali, ma poi devi avere la forza di Grillo per sopportare il rinculo delle tue battute. Oggi i politici non subiscono più passivamente la satira: forse hanno paura di essere messi in ombra dai comici». Se esistesse un ministero delle pari opportunità per gli animali, Panariello è proprio il genere di persona che vorremmo come ministro. In un monologo Giorgio sfida gli ottusi che abbandonano i cani a guardarli negli occhi prima di incatenarli a un guard-rail: in quel momento senti irrefrenabile il desiderio di correre al canile per adottare una vittima della disumanità di certi esseri umani. «Durante i miei spettacoli raccoglieremo fondi per il progetto "La Squadra per gli Animali": siamo riusciti a unire per la prima volta le quattro principali associazioni animaliste italiane per creare una rete di pronto intervento per gli animali in difficoltà». La novità principale del tour di Panariello, che chiuderà il 27 settembre a Roma e il 29 a Milano, è la presenza di ospiti del calibro di Claudio Baglioni, che era all'Arena di Verona. «È stata una partecipazione da vero amico: Claudio non ha voluto compenso, nemmeno le spese del viaggio. A Roma ho invitato Renato Zero e la coppia Ferro-Carrà con la canzone di Tiziano "E Raffaella è mia". Per Milano ho chiamato invece Eros Ramazzotti e Biagio Antonacci".

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