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Contro lo stress da velocità addio ai viaggi in aeroplano meglio un romantico treno

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In treno, nave, autobus, bicicletta o a piedi, ogni mezzo è buono per raggiungere i luoghi del mondo senza mai salire su un aereo. Il libro «Senza Volo» di Federico Pace (edizioni Einaudi, pp. 245, euro 13,50) consiglia proprio questo: recuperare la lentezza di un viaggio via mare o via terra. Liberi di fermarsi a scoprire fiumi, monti, valli o città. Così, ogni capitolo del libro svela i segreti di un mezzo di trasporto e le tante specie in cui si diversifica, oltre ai pregi e agli inevitabili difetti, tra riferimenti cinematografici, rimandi letterari, testimonianze, percorsi storici e nuove vie ancora poco battute. Tutto per cercare qualcosa che forse si può trovare soltanto lontano dal proprio sé. Sulle rotaie, ad esempio, si muovono un'infinità di treni, quelli a scartamento ridotto, quelli storici e turistici dalla Puglia alla Calabria, dall'Emilia-Romagna all'Umbria, dal Trentino alla Sardegna. Mentre da più di cento anni, in India, il Toy Train si arrampica fino al Darjeeling, dove si trova la coltivazione di uno dei tè più buoni del mondo, e persino convogli che in Canada arrivano a un passo dal Polo Nord. E cosa c'è di più romantico se non andare in treno dalla Gare de l'Est di Parigi fino a Praga? La stazione è un monumento disegnato dall'architetto Francois Duquesney alla metà dell'Ottocento. Nelle foto di Robert Doisneau, la folla che passa nelle stazioni sembra prendere vita dalla luce che filtra attraverso la stazione. Garcia Marquez in un suo viaggio notturno verso Praga, sul treno riuscì a vedere oceani di barbabietole: in quel viaggio con lui c'era anche Carlos Fuentes e quando uscirono dal corso della Moldava, Marquez disse a Fuentes: «Per un istante ho creduto che saremmo morti insieme nella terra di Kafka». Sono innumerevoli gli incontri avvenuti lungo le rotaie. Come lungo le imbarcazioni, dove si può immaginare di sentirsi coma l'Achab di Melville. E i più coraggiosi possono addirittura attraversare la Foresta Nera a piedi come fece Mark Twain per raggiungerre l'Italia dalla Germania. Nel libro di Federico Pace il viaggio si confonde con la vita nel ricordo di un'anima arcaica che ci appartiene più del petrolio.

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