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Altro che trash, commenta commosso Paolo Bonolis. Con il ...

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Bonolis, che molti considerano il vero erede di Funari, non è certo l'unico oggi a ricordare le doti, la grande carica innovativa e anche le virtù umane del 'tribunò della tv, morto questa mattina a Milano dopo mesi di malattia. Dal mondo della politica a quello della tv, da Bossi a Chiambretti, da Buttiglione a Costanzo, dal ministro della cultura Sandro Bondi a Pippo Baudo, Gianni Minoli, Carlo Freccero, sono tantissimi a rendergli onore oggi, sottolineandone capacità professionali e passione civica. In tv, fa notare Baudo Funari è stato un anticipatore del reality e del confronto in tv con la gente comune. «Era uno che segnava lo schermo - dice - Ha cambiato lo stile televisivo». Anzi. Per l'esperto di comunicazione Klaus Davi, il conduttore romano è stato «Uno dei più grandi innovatori della storia della tv», uno che ha anticipato «partendo dall'intrattenimento veri e propri stili della comunicazione politica». Di tv, «ne capiva come nessun altro», fa notare un altro esperto, il direttore di Rai Educational Gianni Minoli, che nell'83 lo scopri su Telemontecarlo affidandogli poi Aboccaperta. Ha cambiato la televisione, spiega anche Carlo Freccero, «perchè prima di lui il pubblico era solo scenografia, tappezzeria. Era «un grande talento naturale, capace di provocazioni, improvvisazioni e slogan fulminanti» , commenta Maurizio Costanzo. Jannacci, suo amico come Teo Teocoli, dai tempi del Derby - storico locale del cabaret milanese - ne ricorda allegria e schiettezza, Ombretta Colli e Antonella Clerici ne sottolineano la generosità, Piero Chiambretti lo definisce «l'ultimo degli eretici» e punta il dito sulle tante difficoltà che ha avuto negli ultimi anni a lavorare in tv proprio per il suo carattere e la sua schiettezza. Omaggi e riconoscimenti arrivano anche dal mondo della politica .

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