È un commerciante romano
il nuovo astro nascente della specialità di Las Vegas
lieginuts.com- che raccoglie 2500 soci, un locale esclusivo con fiche in ceramica, schermi al plasma in cui un software aggiorna in tempo reale il tabellone del torneo e tavoli in alkantara che consentono, in perfetta comodità, sessioni di gioco anche di 12 ore. «Ciò che testimonia della serietà del nostro circolo - spiega Luca Antinori che da due anni organizza il torneo di "Texas Hold'em no limit» al Liegi - è soprattutto un rigoroso regolamento di 63 articoli ed un buy in (iscrizione alla serata di torneo, ndr) che raramente supera i 100 euro. In questo modo il poker texano, non solo non crea nessun imbarazzo con la Guardia di Finanza, ma diventa addirittura meno "d'azzardo" del Bingo, dove si possono perdere migliaia di euro». Gli appassionati apprezzano e il loro numero cresce. I tre appuntamenti con il poker texano al «Liegi nuts» (si gioca lunedì, mercoledì e sabato) sono frequentati da circa 100-150 persone ogni sera. E non sono gli avvinazzati del videopoker, ma gente che ama l'esclusività del club, lo stare insieme condividendo la stessa, elitaria passione. Già perché il mondo del poker texano non si esaurisce solo nell'aspettare la carta giusta e nel puntare tutto sul fattore «c...», ma è un po' come l'Accademia di Platone che non permette l'ingresso a chi non conosce la matematica e il calcolo delle probabilità. «Tra i nostri clienti ci sono persone di un certo livello - continua Antinori - politici importanti, calciatori ed appassionati provenienti da Milano, Napoli, Caserta. Un sito web specializzato, Assopoker, ha calcolato che il Texas Hold'em è ormai il secondo sport più seguito dagli italiani dopo il calcio». Il torneo del «Liegi nuts» inizia a gennaio, si gioca tre volte la settimana per 6 mesi, al termine dei quali i 18 migliori giocatori, divisi in due tavoli da nove, si giocano il premio finale. «Da noi non si vince denaro contante - spiega Antinori - ma la possibilità di giocare tornei internazionali a spese del circolo: paghiamo l'iscrizione al torneo, viaggio e albergo per un totale di circa 10 mila dollari». Proprio martedì scorso il Liegi nuts ha incoronato il suo vincitore: Michele Pieri, commerciante di 51 anni che frequenta il Liegi nuts solo da un anno, ma ama le carte da quando ne aveva 8. «Da sempre sogno di giocarmi la grande partita, come quelle che trasmette Italia 1 - racconta Pieri - ora finalmente, grazie al premio del Liegi nuts, con appena 80 euro di iscrizione avrò la possibilità di sedermi allo stesso tavolo dei più famosi professionisti, nella capitale del poker, Las Vegas». Nella grande città-casinò degli States, dal 3 al 13 luglio, si svolgerà infatti il 54esimo evento del WSOP (World Series of Poker), che quest'anno conterà almeno 8-9 mila iscritti e metterà in palio un primo premio di circa 15 milioni di dollari. «Per chi, come me, ama il poker - conclude Pieri - il torneo di Las Vegas è la Coppa dei Campioni nel calcio». Sognare si può, anche senza essere dei professionisti!