«Angeli e demoni» lo scandalo-fotocopia
La pellicola è in lavorazione in questi giorni nella Capitale, e non potrebbe essere diversamente, visto che la storia si svolge ed è imperniata tutta sulla città di Roma. Protagonista Tom Hanks nel ruolo del professor Langdon, diretto, come nel «Codice», da Ron Howard, l'ex giovanotto di «Happy Days», divenuto regista. Protagonista femminile nell'avventura è la bella israeliana Ayelet Zurer. Nel cast anche Ewan McGregor. La produzione americana della pellicola ha richiesto circa un anno fa i permessi per girare all'interno di due chiese: Santa Maria del Popolo e Santa Maria della Vittoria. Ma i «padroni di casa» non hanno alcuna intenzione di «spalancare le porte» ad un film che, come prima «Il codice Da Vinci», parla del Vaticano come la «Spectre», l'organizzazione criminale dei film di James Bond. «Forniamo spesso le nostre chiese - ha dichiarato al settimanale "Tv Sorrisi e Canzoni" in edicola oggi don Marco Fibbi, responsabile dell'Ufficio stampa e Comunicazioni sociali della Diocesi di Roma - ma a produzioni che hanno finalità o compatibilità con il sentimento religioso, ma non quando il film agisce in una linea di fantasia che va a ledere il comune sentimento religioso, come è successo con "Il codice Da Vinci". Nel caso di "Angeli e demoni" non c'erano neanche i presupposti per chiederci permessi. E quando gli americani lo hanno fatto con il ministero dell'Interno, abbiamo dato il nostro parere preventivo». La competenza dei due edifici di culto è sia dello Stato che della Chiesa, attraverso il ministero dell'Interno e il Vicariato di Roma. La produzione si era rivolta al primo, ma la Diocesi ha bloccato la procedura comunicando il proprio parere negativo. Dopo le riprese in esterni a piazza del Popolo e al Pantheon, per ovviare alla mancanza di location originali, cioè all'interno dei luoghi di culto, il regista Ron Howard ricreerà alcuni ambienti nella Reggia di Caserta, interamente requisita per tre giorni (si girerà tra l'altro nella Biblioteca Palatina) e ricostruirà gran parte dei luoghi ancora mancanti in studio a Los Angeles. Per la Reggia di Caserta è l'ennesimo film ospitato, visto che è considerata il set ideale da moltissimi registi. Insomma chiese romane proibite per il «gruppo», formato da Brown, Howard e Tom Hanks, che per girare le tante scene d'interni dovranno arrangiarsi con qualche ricostruzione in stile kolossal Hollywoodiano. L'uscita del film è prevista per il prossimo anno e la speranza dei produttori è di bissare il successo del «Codice». Pecunia non olet.